Politica estera

Ucraina, corte Onu dà ragione alla Russia: "Non è Stato terrorista"

Il tribunale delle Nazioni Unite ha respinto le accuse di Kiev secondo cui la Russia avrebbe "finanziato il terrorismo" dal 2014 in Ucraina orientale, concludendo che la fornitura di armi o campi di addestramento non rientravano nell'ambito della legislazione

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L'Aja respinge l'accusa di "Stato terrorista" mossa da Kiev contro Mosca per il sostegno ai ribelli filorussi del Donbass. La Corte internazionale di giustizia (Cig) ha stabilito che la Russia ha violato i trattati internazionali antiterrorismo e antidiscriminazione razziale, ma ha respinto la maggior parte delle accuse mosse dall'Ucraina. La sentenza, di 117 pagine, contiene decisioni su sette questioni relative alla causa intentata da Kiev nel 2017, secondo cui Mosca avrebbe finanziato i separatisti filorussi nelle regioni di Luhansk e Donetsk e nella penisola di Crimea. I giudici hanno rifiutato di pronunciarsi in merito alle accuse avanzate da Kiev secondo cui Mosca è responsabile dell’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines sull’Ucraina orientale nel 2014, a seguito del quale morirono tutti i 298 passeggeri e l'equipaggio, affermando che le violazioni di finanziamento del terrorismo si applicano solo al sostegno monetario e finanziario, non alla fornitura di armi o all'addestramento come sostenuto dall'Ucraina. Kiev, infatti, aveva sostenuto che la controparte aveva fornito il sistema missilistico che ha abbattuto l'aereo.

Niente risarcimenti per Kiev

Su una cosa, tuttavia, il tribunale internazionale dell'Aja ha dato ragione all'Ucraina: ha infatti stabilito che la Russia non ha messo sotto indagine le persone che avrebbero violato parti della Convenzione contro il finanziamento del terrorismo. Il collegio di 16 giudici ha infatti ordinato al Cremlino di indagare su qualsiasi accusa plausibile di finanziamento del terrorismo, ma ha respinto la richiesta di risarcimento avanzata da Kiev. La Corte internazionale di giustizia si è inoltre espressa sull'annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014 stabilendo che la Russia ha violato la Convenzione sulla discriminazione razziale per il modo in cui ha implementato il suo sistema educativo di fatto sospendendo i programmi di studio in lingua ucraina. In Crimea, Kiev aveva accusato Mosca di aver cercato di di cancellare la cultura dell'etnia tatara e degli ucraini. Il tribunale ha respinto tutte le richieste relative ai tatari, ma ha ritenuto che Mosca non abbia fatto abbastanza per sostenere l'istruzione in lingua ucraina.

"Mosca ha violato diritto internazionale

Complessivamente, si tratta di una una battuta d'arresto legale per Kiev. Il Tribunale ha respinto le richieste dell'Ucraina di ordinare risarcimenti per entrambe le violazioni e ha solamente ordinato alla Russia di rispettare i trattati. In un'udienza presso il tribunale dell'Aja, lo scorso giugno, la Russia ha respinto le accuse dell'Ucraina di aver finanziato e controllato i separatisti filorussi nell'Ucraina orientale come finzione e "palesi bugie". Ciò nonostante, il rappresentante dell'Ucraina Anton Korynevych ha sottolineato che la sentenza è importante per Kiev perché stabilisce che la Russia ha violato il diritto internazionale. "È la prima volta che ufficialmente viene stabilito che la Russia ha violato il diritto internazionale", ha dichiarato ai giornalisti dopo la sentenza.

L'Ucraina aveva presentato la causa alla Corte internazionale di giustizia, nel 2017, accusando la Russia di aver violato un trattato antiterrorismo finanziando i separatisti filorussi in Ucraina.

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