Guerra in Israele

Vota contro Israele: il "regalo" della sinistra Ue ad Hamas

13 eurodeputati dei gruppi delle sinistre bocciano la risoluzione che condanna gli attacchi contro lo Stato ebraico. Tra i voti contrari anche quello dell'italiano Pedicini

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Poteva essere un'occasione per condannare con una voce unanime gli orrori di Hamas in Israele e invece la risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo è stata bocciata da 13 eurodeputati delle sinistre, appartenenti in particolare al gruppo Gue/Ngl La sinistra. I voti contrari sono soprattutto quelli dei parlamentari spagnoli e francesi, rappresentati dalla capogruppo Manon Aubry, che aveva chiesto con un emendamento una pausa umanitaria e un cessate il fuoco immediato. Tra i "no" si segnala anche la posizione del verde italiano Piernicola Pedicini, eletto nel 2019 col Movimento 5 Stelle.

"Ho votato contro la risoluzione del Parlamento europeo – spiega Pedicini – sul diritto di Israele di difendersi nel rispetto del diritto internazionale umanitario, perché nel testo non è stato inserito un monito fondamentale: cessate il fuoco. Tuttavia credo che questa risoluzione abbia avuto quantomeno il merito di smascherare le gigantesche ipocrisie dell'aula del Parlamento Europeo". "Abbiamo sentito – conclude l'esponente dei Verdi – colleghi chiamare mondo libero quello che per altri è una prigione. Abbiamo sentito deputati ripetere che c'era un invaso e un invasore, per poi schierarsi dalla parte del nuovo invasore. Abbiamo sentito che l'invaso ha il diritto alla difesa, per poi accordare questo diritto all'invasore. Abbiamo sentito richiamare la Russia al diritto internazionale, per chiudere gli occhi su Israele che lo calpesta da 50 anni".

La mozione, intitolata "mozione comune per una risoluzione sugli spregevoli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, sul diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale e sulla situazione umanitaria a Gaza", è stata accolta da 500 eurodeputati, mentre 24 si sono astenuti. A sottoscriverla, il Partito popolare europeo, i Socialisti di S&D, i liberali di Renew Europe e anche Verdi e Conservatori.

Nel testo, l'Unione europea riconosce che il 7 ottobre 2023 è stato il "giorno più letale per gli ebrei dopo la Shoah" con la morte di 1.400 israeliani e pertanto "rappresenta il più alto numero di vittime in un singolo giorno nella storia di Israele"; condanna lo "spregevole attacco di Hamas" e si schiera dalla parte dello Stato ebraico che ha facoltà di difendersi dalla minaccia terroristica. L'Eurocamera, inoltre, sollecita la Commissione Ue a riesaminare tutta l'assistenza finanziaria alla Palestina per garantire che i fondi europei non finanzino né direttamente né indirettamente il terrorismo.

L'organizzazione

terroristica Hamas, sottolinea l'Ue, "deve essere eliminata". L'Europa sostiene comunque una soluzione negoziata che porti alla creazione di uno Stato palestinese, insieme a quello israeliano, sulla base dei confini del 1967.

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