
Tra l’elezione di Papa Leone XIV e i colloqui di pace tra Russia e Ucraina un ruolo fondamentale potrebbe giocarlo proprio l’Italia e, in particolare, l’esecutivo di centrodestra. A confermarlo è il Wall Street Journal che, citando fonti riservate, ci avvisa che a metà giugno, proprio in Vaticano, potrebbero svolgersi un nuovo ciclo di colloqui tra le delegazioni russe e quelle ucraine. Un commento che promuove a pieni voti l’operato di Giorgia Meloni in politica estera.
All’incontro sarebbe attesa anche una delegazione Usa con la presenza del segretario di Stato e consigliere per la sicurezza nazionale ad interim Marco Rubio, affiancato dall’inviato presidenziale per l’Ucraina, Keith Kellogg. Di questo appuntamento si sarebbe parlato proprio durante la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin nel colloquio di due ore. Citando tre fonti che conoscono i contenuti delle conversazioni, il Wsj sottolinea che si tratterebbe di una conferma di ciò che i leader europei pensano, ma della prima ammissione esplicita di Trump in questo senso
In questo scenario è proprio Giorgia Meloni a giocare un ruolo decisivo in poltica internazionale. Il presidente del Consiglio italiano è rimastato in contatto costante con i partner internazionali ed è diventata subito “ufficiale di raccordo” con la Santa Sede. A ben veder, infatti, la premier martedì ha sentito Leone XIV e Volodymyr Zelensky.
Con questo nuovo commento del Wall Street Journal, l’Italia sembrerebbe tornare di diritto a giocare un ruolo di primissimo piano all’interno dello scacchiere internazionale. Diverse sono la ricostruzione che vedono la leader di Fratell d’Italia come una figura ponte tra l’Occidente, la Santa Sede e la Russia di Vladimir Putin.