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Biden a Zelensky: "Invasione in 48 ore". Rinforzi Nato a Est. Ue, vertice d'urgenza

Gli Usa avvertono Kiev che la Russia prepara l'invasione in 48 ore e Joe Biden annuncia altre sanzioni contro Mosca

Biden a Zelensky: "Invasione in 48 ore". Rinforzi Nato a Est. Ue, vertice d'urgenza

Gli Usa avvertono Kiev che la Russia prepara l'invasione in 48 ore e Joe Biden annuncia altre sanzioni contro Mosca. Il nuovo allarme sulla situazione in Ucraina arriva da fonti dell'intelligence citate da Cnn e Newsweek, secondo cui l'amministrazione Biden ha informato il presidente Volodymyr Zelensky che la Russia sta preparando un'invasione su larga scala del suo Paese nel giro di due giorni. Mentre un alto ufficiale della Difesa ha fatto sapere che l'80% delle forze russe schierate al confine sono «pronte ad agire», e alcune unità sono «a 5 km dalla frontiera ucraina».

Intanto, il presidente americano dà il via libera a nuove sanzioni, colpendo esponenti dell'élite di Putin e anche la Nord Stream 2 Ag - la società incaricata della costruzione del raddoppio del gasdotto destinato a portare gas russo - e i suoi dirigenti. «Questi passaggi sono un altro tassello della nostra prima tranche di sanzioni in risposta alle azioni della Russia», spiega in una nota. Casa Bianca e Pentagono confermano il «dispiegamento aggiuntivo» di truppe nei Paesi Baltici membri Nato autorizzato da Biden, che consisterà nello spostamento di 800 militari americani dall'Italia. E il Pentagono approva anche il trasferimento di 8 F35 e 20 elicotteri da attacco Apache dalla Germania verso il fianco orientale della Nato, mentre altri 12 elicotteri dello stesso tipo saranno spostati dalla Grecia in Polonia. Da Bruxelles, intanto, il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ribadisce che la Nato «è pronta a qualsiasi azione da mettere in campo» nei confronti della crisi ucraina. E su un possibile ingresso di Kiev, sottolinea che «ogni Paese è libero di scegliere se entrare o meno nell'Alleanza. Non è il caso solo dell'Ucraina e della Georgia, ma anche di Finlandia e Svezia». Visti gli ultimi sviluppi, è stato convocato per stasera alle 20 un Consiglio straordinario dell'Ue per fare il punto sulla crisi, che vedrà in presenza a Bruxelles i leader dell'Unione.

«L'Europa è unita nella sua risposta d'impatto alle azioni illegali della Russia e nella minaccia all'Ucraina e al suo popolo - ha scritto su Twitter da parte sua la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen - Accogliamo la rapida adozione del pacchetto di sanzioni da parte del Consiglio. Noi ci schieriamo a favore di un ordine basato sulle regole internazionali». L'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha poi sentito il segretario di stato americano Anthony Blinken, sottolineando: «Siamo preparati a rispondere a potenziali nuovi passi con sanzioni ancora più severe. Usa e Ue sono unite». E il dossier ucraino è tornato al centro dei lavori anche al Palazzo di Vetro dell'Onu, questa volta in Assemblea Generale. Alla riunione ha partecipato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, avvertendo che «oggi servono azioni concrete e risolute» da parte delle Nazioni Unite e della comunità internazionale. «Siamo nel mezzo della maggiore crisi della sicurezza in Europa dalla seconda guerra mondiale creata unilateralmente dalla Russia», ha aggiunto, sottolineando che l'Ucraina «non ha mai pianificato né pianifica alcuna azione militare o provocazione nel Donbass». Il segretario generale Onu Antonio Guterres è tornato a lanciare l'allarme, spiegando che «il nostro mondo sta affrontando un momento di pericolo», e ha ribadito la condanna alle azioni di Mosca: «I principi della Carta delle Nazioni Unite non sono un menu a la carte. Non possono essere applicati selettivamente. Gli Stati membri li hanno accettati tutti e devono applicarli tutti».

«Il nostro rammarico è che il segretario generale abbia rilasciato dichiarazioni non in linea con il suo mandato», ha replicato l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia attaccando Guterres per la sua condanna delle azioni unilaterali di Putin.

La delegata americana Linda Thomas-Greenfield, da parte sua, a chiesto agli stati membri di dimostrare che «la Russia è isolata e sola nelle sue azioni aggressive», avvertendo tuttavia che se Mosca continua su questa strada potrebbe «creare una nuova crisi dei rifugiati, una delle più grandi che il mondo deve affrontare oggi, con ben 5 milioni di persone in più sfollate a causa della sua guerra per scelta».

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