Coronavirus

Per Capodanno niente feste nelle piazze. A Roma si ferma anche la "maratonina"

Non ci saranno zona rossa e coprifuoco, ma non si potrà celebrare il 2022. Il governatore del Molise Bardi: "Attenti ai veglioni in casa"

Per Capodanno niente feste nelle piazze. A Roma si ferma anche la "maratonina"

Non sarà un Capodanno come quello dello scorso anno, con l'Italia in zona rossa e il coprifuoco al posto dei fuochi d'artificio, ma neppure come forse lo avevamo immaginato prima che Omicron facesse schizzare in alto, come mai prima d'ora, la curva dei contagi.

Il decreto festività, varato il 23 dicembre per cercare di arginare la crescita esponenziale dei nuovi casi, ha introdotto nuove restrizioni, cancellando le feste in piazza e chiudendo le discoteche fino al 31 gennaio, ma ha lasciato maggiori libertà ai cittadini di festeggiare l'arrivo di un anno che si spera migliore dei due precedenti. Anche se alcuni sindaci hanno vietato i tradizionali «botti» di Capodanno e i brindisi in strada, si potrà andare al ristorante, solo se muniti di super green pass, e cenare con parenti e amici in casa senza limiti agli invitati, se non quelli imposti dal buon senso di ognuno. Perché il virus non si ferma fuori dalla porta di casa e per contrastare questo non c'è decreto legge che tenga. Un invito alla prudenza arriva dal governatore della Basilicata, Vito Bardi, alle prese in queste ore con una situazione preoccupante di nuovi casi nella sua regione: «Le misure prese dal governo sono importanti ma potranno poco senza i comportamenti individuali di tutti noi. Chiedo a tutti di limitare al massimo i partecipanti alle cene familiari di fine anno». Anche il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, sollecita a non abbassare la guardia: «Ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari».

Governo e amministrazioni locali sono corse ai ripari per tentare di limitare i contagi imponendo una stretta a tutte le iniziative in programma. Cancellati da nord a sud eventi, concerti e mercatini. Una scelta che ha avuto inevitabilmente ripercussioni sul turismo. Negli ultimi giorni, infatti, sono fioccate le richieste di cancellazione delle prenotazioni ad alberghi e strutture ricettive (solo a Milano hanno toccato una media vicino al 70%), in particolare nelle città d'arte ma anche nelle località turistiche e negli agriturismo.

Nella capitale, dopo l'annullamento del concerto di Capodanno al Circo Massimo, il sindaco Roberto Gualtieri ha cancellato la maratona We Run Rome che si doveva tenere oggi dopo che il Servizio di Prevenzione e Salute pubblica della Asl aveva chiesto la sospensione dell'evento in «considerazione delle attuali condizioni epidemiologiche». Anche a Milano non si terrà il tradizionale concerto in piazza Duomo che in epoca pre-pandemia raccoglieva decine di migliaia di persone e sono stati disposti controlli serrati nelle zone della movida, dal Castello alla Darsena, fino ai Navigli, per evitare assembramenti. Niente spettacolo di luci a Torino, dove è però confermato il countdown e il videomapping sulla Mole Antonelliana. Capodanno sottotono a Napoli, senza fuochi d'artificio, vietati da un'ordinanza comunale, e senza concertone, spumanti stappati, abbracci e balli in piazza del Plebiscito. Le ordinanze firmate nei giorni scorsi dal governatore De Luca e dal sindaco Manfredi vietano eventi di piazza, limitano la vendita di bevande e prevedono maggiori controlli per evitare assembramenti nelle zone più frequentate, come quelle del centro storico e dei «baretti» di Chiaia. A Bari non ci sarà Albano, positivo al Covid, ma il «Capodanno in musica» organizzato per la notte di San Silvestro da Mediaset si terrà al teatro Petruzzelli, con super green pass e FFP2. Niente countdown in piazza a Palermo e vendita di bevande da asporto vietata, ma il concerto al Teatro Massimo è stato confermato.

In controtendenza Venezia dove, nonostante il record di contagi, torna in presenza il concerto del Teatro La Fenice, con capienza al 100% per mille spettatori.

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