Cronache

Coppia adepta di Ramtha: suicidio nella casa-bunker aspettando l'apocalisse

Erano marito e moglie, ex dipendenti del Senato. La lettera ai figli: "Troveremo un luogo migliore"

Coppia adepta di Ramtha: suicidio nella casa-bunker aspettando l'apocalisse

Erano ex dipendenti del Senato, ora in pensione. Paolo Neri e Stefania Platania, 67 e 65 anni, erano genitori, persone colte. Eppure si sono fatti abbindolare dalla Scuola di Illuminazione Ramtha portata avanti dalla medium americana JZ Knight, pseudonimo di Judith Darlene Hampton.

Ci sarebbe l'ombra della setta nata nel periodo New Age degli anni Ottanta dietro alla morte della coppia, che si è tolta la vita sabato a Spinello di Santa Sofia, piccolo borgo dell'Appennino forlivese, forse temendo la fine del mondo sulla scia della profezia dell'apocalisse dei Maya. Moglie e marito, che vivevano a Roma, erano andati lì per il weekend, come facevano spesso. Avevano comprato quella casa in viale dei Pini anni fa ed è nella camera da letto che i carabinieri hanno trovato i due cadaveri, con accanto due pistole.

Paolo Neri, originario di Marino, e Stefania Platania, romana, si sarebbero suicidati «in contemporanea». È questa l'ipotesi più accreditata secondo gli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Meldola e del reparto operativo di Forlì, che si occupano del caso. «Venerdì dovevano partecipare a un'assemblea pubblica del paese e avvisaglie che sarebbe successa una cosa del genere tra gli amici e i conoscenti non ce n'erano racconta Daniele Valbonesi, il sindaco di Santa Sofia . Poi non li hanno visti e si sono preoccupati. Io non li conoscevo, in paese so che venivano spesso. Erano stati anche residenti. Avevano amici, erano stimati».

A mettere in allarme le forze dell'ordine sabato sera alle 20 è stata una vicina di casa, che non riusciva a mettersi in contatto con loro. Ha avvertito il figlio della coppia, che a sua volta ha chiesto l'intervento dell'Arma e dei vigili del fuoco, che hanno dovuto forzare la porta per entrare in casa. Quando il comandante dei carabinieri di Meldola, Rossella Capuano, è arrivata in camera da letto al secondo piano si è trovato di fronte una scena agghiacciante. «Si vedeva una sola pistola accanto al corpo della donna - ha spiegato -. Abbiamo atteso l'arrivo del Nucleo investigativo di Forlì con il medico legale e insieme abbiamo cominciato a fare i rilievi, dai quali è emerso che sotto il corpo dell'uomo c'era un'altra pistola. Entrambi le armi erano detenute legalmente. Il medico legale ha confermato che entrambi avevano un foro di uscita di un proiettile nella parte occipitale del cranio e si presuppone che si siano suicidati puntandosi la pistola in bocca. La morte risaliva a 24 ore prima».

Sul comodino della camera da letto una lettera per i figli, in cui si parlerebbe della setta e un biglietto scritto al plurale «nella speranza di poter trovare un luogo migliore». Il duplice suicidio non sarebbe legato a problemi economici o di salute. «Avevano però una mentalità particolare - dice il comandante -. Si erano trasferiti qui nel 2012, quando si paventava l'ipotesi della fine del mondo e Spinello era stato indicato come l'unico posto che si sarebbe salvato. Avevano fatto costruire un bunker sotto casa, fecero una riserva di provviste infinita». Infatti nel 2001 il paese era stato preso d'assalto dai seguaci di Ramtha che lo consideravano posto «benedetto», che sarebbe stato risparmiato dall'apocalisse prevista per il 21 dicembre 2021. «Sono in molte le persone che, da allora, hanno qui la seconda casa - dice ancora Capuano -. Alcuni hanno installato pozzi, cisterne d'acqua, bunker».

Nel centro Sportilia del piccolo comune di Santa Sofia la Scuola Ramtha ha periodicamente allestito eventi anche per 2mila persone ed è durante uno di questi che i coniugi romani avevano maturato la decisione di mettere su casa qui.

Ora nella frazione i nuclei familiari legati a Ramtha sono rimasti meno di dieci.

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