Coronavirus, la Camera si riunirà solo il mercoledì

La conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso che nelle prossime 3 settimane l'Aula di Montecitorio si riunirà solo il mercoledì

Coronavirus, la Camera si riunirà solo il mercoledì

Anche la politica va in quarantena per contrastare la diffusione del coronavirus. La conferenza dei capigruppo della Camera dei deputati ha deciso che nelle prossime 3 settimane l'Aula di Montecitorio si riunirà solo il mercoledì.

"Nelle prossime 3 settimane la Camera dei Deputati lavorerà solo nella giornata del Mercoledì per uniformarsi il più possibile alle norme di salvaguardia previste dal governo per il contrasto alla diffusione del Coronavirus senza interrompere la necessaria attività legislativa", lo aveva anticipato il deputato del Pd Emanuele Fiano su Twitter. La capigruppo del Senato non si è ancora espressa ma potrebbe andare nella stessa direzione. Le Commissioni parlamentari si adegueranno a loro volta e verranno convocate solo per discutere i provvedimenti da avviare al voto dell’Aula. Ciò significa che vi sarà uno stop anche delle audizioni. Resta, invece, confermato l'appuntamento di metà settimana con il question time dei ministri delle ore 15. "Salvato" proprio perché si tiene il mercoledì. La prossima settimana, sempre di mercoledì, si voterà anche sullo scostamento di bilancio, a partire dalle 11,30. Sempre stando a quanto si apprende dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, dal mese di aprile arriverà nell'Aula della Camera il nuovo decreto sul coronavirus.

A tal proposito dal leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni chiede interventi urgenti per la nostra economia: "Tra i settori più colpiti - dice - c'è anche l'industria culturale, che è praticamente in ginocchio. Penso ad esempio al settore teatrale e dello spettacolo dal vivo, che in una sola settimana ha già perso circa 10 milioni di euro e cancellati 7400 spettacoli, o a quello cinematografico, che vede la chiusura del 45% delle sale". Fratelli d'Italia ha, quindi, chiesto e ottenuto "l'istituzione di un tavolo di crisi presso il ministero dei Beni culturali", mente "la Camera - aggiunge la Meloni - ha approvato un nostro ordine del giorno con le nostre proposte". Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha, invece, annunciato di aver predisposto il rimborso delle spese sostenute dalle imprese che non hanno potuto partecipare alle fiere internazionali rinviate a causa del coronavirus.

"Stiamo lavorando anche per aiutare le fiere italiane che sono state rinviate, come il Salone del Mobile organizzato da Federlegno, ma di tante altre fiere", ha detto Di Maio parlando nel corso di una conferenza stampa al Senato, durante la quale ha assicurato che fino al marzo 2021 tutte le imprese che parteciperanno a fiere all'estero non dovranno versare la quota di partecipazione. Il ministro ha, altresì, promesso il massimo sforzo da parte del goverbo per incentivare il ritorno in Italia degli investimenti stranieri.

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