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"Così contrasteremo la solita sinistra nemica del patrimonio"

In prossimità dell'inizio del dibattito sulla riforma fiscale, Forza Italia alza il muro contro la sinistra degli aumenti. L'intervista al senatore Dario Damiani

"Così contrasteremo la solita sinistra nemica del patrimonio"

Il centrodestra è pronto ad alzare le barricate contro i ventilati aumenti che il fronte giallorosso, in specie il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, caldeggia. Tra poco si inizierà a parlare di riforma fiscale nel suo complesso, ma il vertice della formazione politica con sede al Nazareno ha di nuovo sbandierato lo spauracchio della patrimoniale. Una vecchia battaglia che la sinistra fatica a riporre nel dimenticatoio. Il clima del governo presieduto da Mario Draghi, nel complesso, vede Forza Italia pronta ad impedire che certi desiderata della sinistra delle tasse divengano realtà. Ne abbiamo parlato con il senatore Dario Damiani.

Senatore Damiani, tira aria di patrimoniale?

"Con la sinistra purtroppo tira sempre aria di patrimoniale. È il classico argomento buono per tutte le stagioni, da sbandierare quando si è incapaci di proporre altre soluzioni. Noi, di contro, ci opponiamo da sempre e continueremo a farlo, più che mai in un momento di gravissima crisi economica come quello attuale, in cui è impensabile proporre nuovi oneri ai cittadini".

Una settimana circa e poi si parlerà di riforma fiscale...

"Ecco, finalmente direi. La riforma fiscale è la battaglia delle battaglie di Forza Italia e in questo momento diventa uno strumento indispensabile e indifferibile per rilanciare i consumi delle famiglie e aumentare la capacità di investimento delle imprese. Una seria e organica riforma del fisco è il motore in grado di far ripartire il Paese in modo più efficiente e su basi di maggiore equità. Stiamo vivendo una congiuntura economica molto positiva, cresciamo meglio di tutti in Europa, lo dicono i dati: la leva fiscale sarà determinante per un ulteriore sprint".

C'è un'ipotesi: che sul tavolo ci sia pure l'aumento dell'Imu...

"Ripeto, per noi sono fuori discussione aumenti di qualunque tipo in questa fase critica in cui occorre far convergere tutte le risorse possibili verso la crescita. In particolare poi sulla casa, considerando che fu il governo Berlusconi ad abolire l'Ici".

Il centrodestra è intenzionato a porre veti sugli aumenti?

"Esatto, alzeremo barricate contro gli aumenti, inaccettabili e controproducenti per la ripartenza del Paese".

Che sinistra è quella della patrimoniale? Come negli anni 90'?

"Come dicevo, nulla di nuovo sotto il sole a sinistra... È la solita sinistra di sempre, nemica del "patrimonio" anche quando, nella stragrande maggioranza dei casi, è frutto dei sacrifici e del lavoro di una vita. È una visione che non ci appartiene, noi da sempre difendiamo lavoro e reddito senza pregiudizi. A proposito di solita sinistra, è sintomatico, inoltre, che mentre il nostro contributo all'interno del governo consiste in proposte che diano prospettive concrete e rapide di crescita, le priorità della sinistra siano invece, giusto per citarne qualcuna, ddl Zan e legalizzazione della cannabis".

E poi c'è il tema della riforma del catasto...

"Se si scrive riforma del catasto ma si legge aumento delle tasse sugli immobili, per noi è fuori discussione. Non è questa la strada da percorrere, ora che la priorità è proprio alleggerire il carico ai cittadini provati da due anni di forte contrazione del reddito.

È proprio l'ipotesi di qualunque aumento che possa gravare su famiglie, aziende, professionisti che respingiamo alla radice, incompatibile per noi con l'obiettivo primario di questo governo, che è dare massimo impulso alla ripresa".

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