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Così Letta ha "sbagliato" candidato alle presidenziali francesi

Il segretario Dem Enrico Letta, che è anche volato in Francia per un confronto con la Le Pen, non aveva "endorsato" Macron bensì la disastrosa Anne Hidalgo che si è fermata a meno del 2%

Così Letta ha "sbagliato" candidato alle presidenziali francesi

Enrico Letta, che nella campagna elettorale francese è volato Oltralpe per un confronto televisivo con Marine Le Pen, aveva decisamente sbagliato il candidato di riferimento per le presidenziali. E questo è vero almeno in termini di risultati conseguiti.

Il segretario Dem, nel settembre del 2021, aveva infatti espresso il suo sostegno ad Anne Hidalgo, sindaco di Parigi e candidata all'Eliseo per il Partito socialista. La Hidalgo è riuscita a fare persino peggio di Benoit Hamon, il candidato del Ps naufragato nel 2017 con l'appena il 6.4%. Se quello di Hamon è stato un tonfo, quello della Hidalgo è un totale disastro.

La donna che siede sullo scranno più alto della capitale transalpina si è fermata infatti all'1.8%, venendo respinta con decisione persino a Parigi, dove è arrivata al 2.7% dei consensi totali. Un vero e proprio disastro corroborato anche dai dati arrivati dalla città che la Hidalgo amministra.

Adesso dalle parti del Nazareno proveranno, con ogni probabilità, a far dimenticare la cosa, sostenendo di parteggiare in vista del ballottaggio del secondo turno per il presidente uscente Emmanuel Macron. Ma viene in soccorso il web. Quello che ricorda quale sia stata la vera "indicazione" dei Dem italiani per queste elezioni transalpine: "Bon courage #AnneHidalgo!", scriveva l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta, allegando via Twitter il video della discesa in campo della donna e socialista francese.

Può essere specificato un elemento in grado di far comprendere il "perché" dell'errore del vertice del Pd: Macron è un esponente post-ideologico, mentre Anne Hidalgo proviene da una storia molto più simile a quella del Partito Democratico italiano.

I Dem, come ipotizzabile, sposteranno l'attenzione sul "populismo" di Marine Le Pen - avversaria di Macron tra quindici giorni - e faranno finta di non aver simpatizzato per la Hidalgo (e quindi non per l'attuale inquilino dell'Eliseo) al primo turno: "Sono segnali incoraggianti la prevalenza di Macron nel voto del primo turno e il rifiuto della sinistra radicale di Melenchon di far convergere il voto su Le Pen", si legge in una nota dell'europarlamentare del Pd Patrizia Toia. Ma insomma sono considerazioni facili da fare adesso.

Più complesso, in ottica geopolitica e di relazioni internazionali, sarebbe spiegare il mancato sostegno all'uomo che oggi, per i Dem, dovrebbe salvare l'Europa dal "putinismo" della Le Pen.

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