Coronavirus

Da domani cambiano le regole del coprifuoco: mezzanotte in zona gialla, in bianco senza limiti

E dal 21 giugno le limitazioni d'orario saranno eliminate completamente

Da domani cambiano le regole del coprifuoco: mezzanotte in zona gialla, in bianco senza limiti

No, non è il ritorno dell'ora legale. Ma da domani in zona gialla potremo comunque spostare l'orologio un'ora avanti. In attesa di sopprimere del tutto l'odiato coprifuoco, da lunedì ci sarà consentito tornare a casa non più rigorosamente «entro e non oltre» le 23, bensì allo scoccare delle 24. La sindrome di Cenerentola, ai tempi del post-Covid, vede un nuovo orizzonte luminoso: e poco importa se si partirà dal buio della mezzanotte. Tutto «merito» del decreto legge del 18 maggio, che ha stabilito il nuovo calendario delle regole di contenimento del contagio. Intanto sempre da lunedì 7 giugno cadrà in altre quattro regioni il divieto di uscire di casa fino alle 5 del mattino: dopo Molise, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna (promosse il 31 maggio nella fascia con le libertà maggiori), sono diventate «bianche» anche la Liguria, l'Abruzzo, il Veneto e l'Umbria. Tempo una settimana, e il 14 giugno al gruppo si aggiungeranno pure Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e provincia di Trento; mentre la settimana ancora dopo (dal 21 giugno) toccherà a Sicilia, Marche, Toscana, Calabria, Campania, provincia di Bolzano e Valle d'Aosta. Una mappa quindi rassicurante al 100 per cento che vorrà dire per tutti gli italiani addio al coprifuoco. Tradotto: niente più limitazioni per gli spostamenti e orari liberi per i locali pubblici. Altra importante «ricaduta»: con le serate «lunghe» si tornerà a cenare fuori.

Alla fine ha dovuto cedere anche il super «chiusurista», Roberto Speranza, che in qualità di ministro della Salute ha dovuto, suo malgrado, ratificare le nuove regole. Ma va precisato che anche in zona bianca resta in vigore «il distanziamento di un metro tra i tavoli, mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone». Ma qui entriamo in una «logica» matematico-virale abbastanza indecifrabile. In zona gialla resta invece il limite di 4 persone per tavolo, sia al chiuso che all'aperto, mentre in zona bianca rimane un «numero massimo anche per gli spostamenti verso le abitazioni private», fissato in un «massimo di sei persone, oltre ai figli minori». E qui la «logica» matematico-virale si complica ulteriormente.

Altro tema particolarmente sentito: l'abolizione delle mascherine. A luglio, probabilmente, potremo toglierle all'aperto ma dovremo continuarle a tenere al chiuso e ovviamente sui mezzi pubblici. In Inghilterra hanno già iniziato a togliere l'obbligo pure nei locali chiusi, ma rispetto a noi gli inglesi hanno debellato il virus decisamente in anticipo. Un dettaglio non certo da poco. Fatto sta che, al momento, nel nostro Paese l'ipotetica revoca dell'obbligo di indossare la mascherina non è tra gli argomenti trattati dal Comitato tecnico scientifico.

Spiegano gli esperti: «Dipenderà tutto dalla percentuale di popolazione immunizzata con almeno una dose: con 35-40 milioni di italiani vaccinati la mascherina all'aperto potrà essere messa da parte».

Nell'attesa, incrociamo le dita.

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