Cronache

Donna esce dal portone travolta dal rider in bici. Lui scappa, lei è grave

Il ciclista pedalava sul marciapiede. Si è allontanato dopo aver atteso i soccorsi

Donna esce dal portone travolta dal rider in bici. Lui scappa, lei è grave

Era appena uscita dal portone di casa, quando un uomo in bicicletta le è piombato addosso. La donna, di 63 anni, è rimasta gravemente ferita nell'impatto, ma non sarebbe in pericolo di vita. L'investitore è scappato subito dopo l'arrivo dell'ambulanza per non essere identificato dalla polizia.

L'incidente ieri intorno alle 10 a Milano in via Meda, non lontano dalla zona dei Navigli. Il pirata in bicicletta è tutt'ora ricercato dalla polizia locale, cui sono affidate le indagini. La vittima è stata travolta sul marciapiede, proprio davanti all'ingresso del condominio in cui vive. Dopo essere stata investita, è caduta e ha battuto la testa sull'asfalto. È stata trasportata al Policlinico in codice rosso. Ha riportato un trauma cranico, ma non ha mai perso conoscenza. L'uomo che l'ha travolta ha atteso l'arrivo del 118, ma poi, quando sono arrivati i sanitari, è scappato senza aspettare l'arrivo dei vigili e non ha lasciato i propri dati. Sembra, a quanto ricostruito, che procedesse sul marciapiede a velocità sostenuta e che non abbia fatto in tempo ad accorgersi che qualcuno usciva dall'androne di un palazzo. Il pirata è stato descritto dai testimoni come straniero, forse indiano o cingalese. E si sarebbe trattato, sempre secondo il racconto di alcuni testimoni, di un rider di qualche società di consegne a domicilio. Tuttavia su quest'ultimo dettaglio la polizia locale resta cauta, le indagini sono in corso per confermare o meno tale versione.

I vigili sono al lavoro per individuare il responsabile. Gli agenti stanno acquisendo i filmati delle telecamere della strada dove è avvenuto l'investimento. Non un compito semplice in mancanza di una targa, a meno che il ciclista non montasse una bici di un modello poco diffuso. Se però si trattasse davvero di un fattorino, magari con il logo della società per cui lavora bene in vista, sarebbe possibile risalire al nome di chi si trovava in quella zona in quel momento.

Gli incidenti che coinvolgono i ciclisti come vittime sono in aumento a Milano. È di soli due giorni fa la notizia dell'11enne investito e ucciso da un pirata in automobile. Ma lo sono anche quelli causati da chi è in sella alle due ruote. Il mancato rispetto del codice della strada è una delle motivazioni principali. Inoltre nei mesi scorsi sempre in città molte polemiche hanno riguardato proprio i rider, che oltre a non avere alcuna tutela lavorativa e sanitaria da parte delle aziende che li impiegano, spesso sfrecciano senza regole mettendo in pericolo sé stessi e gli altri. Della questione si è occupata anche la Procura. È di pochi giorni fa una serie di controlli dei vigili in zona Porta Genova su sicurezza e regolarità lavorativa dei rider. Gli agenti, insieme ai carabinieri e coordinati dai pm, hanno rilevato casi di cessioni di account e diverse violazioni del codice della strada e hanno sequestrato due bici elettriche non a norma, cioè veloci come motorini. Nei primi sei mesi del 2022 la polizia locale ha controllato più di 300 bici sospette, un centinaio in tutto sono state le multe.

«I milanesi - attacca l'assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato - continuano a rischiare la loro incolumità camminando sui marciapiedi. È evidente che se sui marciapiedi sfrecciano mezzi che dovrebbero stare in strada è perché forse sono sicuri che nessuno li multerà». Così l'assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli: «Gli incidenti di questi giorni ci ricordano tragicamente quanto sia importante la sicurezza stradale.

Noi sanzioniamo le irregolarità, e ci impegniamo a farlo con sempre maggiore energia, ma ciascuno deve fare la sua parte».

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