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E Xi usa i Giochi come arma diplomatica "Per Putin ci sarà un occhio di riguardo"

Diffuso l'elenco dei leader che saranno ricevuti all'inaugurazione delle Olimpiadi invernali. Il Cremlino: "Si parlerà anche della crisi"

E Xi usa i Giochi come arma diplomatica "Per Putin ci sarà un occhio di riguardo"

Le olimpiadi invernali di Pechino servono a Xi Jinping per mostrare al mondo la rinnovata potenza della Cina. Saranno funzionali a rafforzare il consenso interno, cementare i legami tra il regime e alcuni grandi interessi privati che hanno contribuito a finanziare l'evento, ma soprattutto a irrobustire il dialogo con lo storico alleato russo. Xi osserva con grande attenzione le manovre di Putin nel Donbass, vorrebbe quasi invitare il leader del Cremlino a invadere i confini ucraini per comprendere meglio le eventuali contromosse dell'Occidente, e casomai armare le sue truppe e sbarcare a Taiwan. Saranno quindi giochi politici quelli che si apriranno martedì prossimo, perché a dispetto della retorica le olimpiadi sono un fenomeno politico come pochi altri, con buona pace degli atleti e delle loro gesta.

Non a caso il presidente cinese riceverà oltre venti leader stranieri la settimana prossima. Oltre a Putin ci saranno anche il presidente egiziano, Al Sisi e il principe ereditario saudita Bin Salman. Arriverà anche il discusso presidente kazako Tokayev, e dall'Europa il polacco Duda, il serbo Vucic, il principe Alberto di Monaco e il granduca Enrico del Lussemburgo. Putin sarà l'ospite che riceverà un trattamento di favore. Secondo quanto si legge nel programma, il capo del Cremlino, oltre a partecipare alla cerimonia d'apertura dei giochi nel pomeriggio del 4 febbraio, «terrà un evento con Xi per rimarcare la solidità dei legami», conferma il suo portavoce Dmitry Peskov. «L'incontro sarà a tutto campo - aggiunge - e vedrà impegnati i due Presidenti sia da soli che insieme alle delegazioni. Putin e Xi sincronizzeranno i loro orologi sui settori principali di cooperazione». I due leader discuteranno in particolar modo del dialogo fra Russia e Stati Uniti, tra Mosca e Nato, di garanzie di sicurezza e della stabilità strategica in Europa. Va ricordato che alla delegazione russa, incluso Putin, sarebbe vietato partecipare alle competizioni internazionali dopo lo scandalo del doping di Stato. L'ostacolo è stato aggirato grazie all'invito personale di Xi. Si tratta di uno scambio di favori, visto che proprio Xi si recò nel 2014 a Sochi in occasione dei giochi a cinque cerchi russi. Da quella data sono cambiati gli scenari internazionali, e il rapporto tra Mosca e Pechino si è ulteriormente rafforzato. Il comune fronte anti-occidentale, e una forte sussidiarietà economica, hanno fatto sì che i due Paesi aumentassero notevolmente i loro rapporti commerciali dal 2014 a oggi. Per la Russia la Cina, con le sue necessità di risorse energetiche, rappresenta un mercato enorme, in crescita e vicino. Allo stesso tempo, la Cina fornisce alla Russia beni manifatturieri e investimenti a prezzi competitivi.

Il mondo starà a guardare con grande attenzione al bilaterale Putin-Xi, ma a distanza di sicurezza. La kermesse è segnata dal boicottaggio diplomatico di diversi Paesi occidentali, per le violazioni dei diritti umani sugli uiguri. Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada e Danimarca non invieranno delegazioni diplomatiche a Pechino.

Altri Paesi si aggrapperanno invece alle restrizioni della pandemia per giustificare l'assenza.

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