
Giuseppe Conte lo arruola sul pacifismo, «in un tempo dominato sempre più da tristi parole: armi, guerra e morte». Ma anche Elly Schlein sottolinea «l'invito accorato a costruire ponti attraverso il dialogo e l'incontro». Matteo Renzi, invece, augura a Papa Leone XIV «buon lavoro». Mentre dal centrodestra c'è chi si sofferma sul valore storico del nome pontificale scelto da Prevost, come Leone XIII, il Papa della dottrina sociale della Chiesa e dell'enciclica «Rerum Novarum».
Ma in maggioranza si pone anche l'accento sull'unità della Chiesa, testimoniata dalla rapida elezione del successore di Bergoglio. Mentre sui social c'è chi sottolinea l'anti-trumpismo del Santo Padre, il leader dei socialisti Enzo Maraio punge: «Questa è l'America che ci piace». A battere sul tasto del pacifismo con più forza è il leader del M5s Conte. «Una pace disarmata, una pace disarmante, umile e perseverante. Queste le prime parole, chiare, coraggiose di Papa Leone XIV. Irrompono con grande forza nei nostri cuori, nelle nostre menti, nel linguaggio del nostro tempo dominato sempre più da tristi parole: armi, guerra, morte», scrive l'ex premier, collegando le parole di Leone XIV alla battaglia contro il riarmo. Schlein, dopo circa un'ora, si mette in scia. «Congratulazioni al nuovo Papa Leone XIV, che ha scelto come prime parole quelle della speranza di pace per i popoli di tutto il mondo, il ringraziamento a Papa Francesco e insieme l'invito accorato a costruire ponti attraverso il dialogo e l'incontro», scrive la leader del Pd.
Più veloce, ma stringato, il numero di Italia Viva Matteo Renzi, che commenta: «Emozione e speranza in tutto il mondo. Come cattolico, prego per la sua missione pastorale. Come politico, auguro buon lavoro. Come cittadino del mondo, spero che riesca a portare pace e giustizia». A esplicitare il desiderio, dei progressisti, di un papato di continuità con Francesco è Riccardo Magi, da Più Europa, che cita il predecessore di Prevost: «Il mio auspicio è che possa raccogliere l'eredità di Francesco sull'attenzione per chi è considerato ultimo». Angelo Bonelli, Avs, descrive Leone come «missionario nei paesi poveri del mondo che parla di costruire ponti in un mondo dilaniato dalla guerra». Come Schlein e Conte.
Più variegati i commenti dal centrodestra. «Prosegue il pontificato di Papa Leone XIII, autore dell'enciclica Rerum Novarum che stabilì la dottrina sociale della Chiesa, ma anche devoto a San Michele Arcangelo, iconico simbolo della lotta del bene contro il male e il relativismo», dice Federico Mollicone, di FdI. Malan: «Il legame dell'Italia con la Santa Sede è parte intrinseca dell'identità nazionale». «Viva il nuovo Vescovo di Roma, viva il Papa. Viva Leone, un nome che viene dalla tradizione», è il messaggio di Maurizio Gasparri, capogruppo Fi al Senato.
Per Mariastella Gelmini, Noi Moderati, l'elezione rapida «è
segno di unità, una scelta che smentisce così l'idea di una Chiesa divisa». Auguri e speranze di pace dai capigruppo di tutti i partiti di centrodestra e dagli account ufficiali dei partiti di governo. Tra pace e tradizione.
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