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Faccia a faccia Draghi-Salvini: ecco cosa si sono detti

Nel colloquio sono stati affrontati vari temi. Poi il segretario del Carroccio ha raccontanto l'incontro col premier ai giornalisti durante la conferenza stampa

Faccia a faccia Draghi-Salvini: ecco cosa si sono detti

Incontro in mattinata tra il leader della Lega Matteo Salvini ed il presidente del Consiglio Mario Draghi: dopo il colloquio a palazzo Chigi, durante il quale i due hanno affrontato vari temi, l'ex vicepremier ha spiegato ai giornalisti che si è trattato di un confronto "molto utile, con totale condivisione su come andare avanti nei prossimi mesi".

Pass sanitario

Viste le polemiche scatenate dalle misure di Macron in Francia, Salvini ha affrontato il tema del pass sanitario: "Dal mio punto di vista nessun modello francese, non devi tirare fuori la siringa o un tampone per andarti a bere un cappuccino o mangiare una pizza", dichiara infatti l'ex ministro dell'Interno. "Se ci sono eventi particolarmente affollati, come allo stadio, ci può essere una richiesta di controlli sacrosanta. Noi non siamo per gli estremismi. Il modello francese non è un modello. Il vaccino deve essere una scelta consapevole, non un obbligo", aggiunge ancora il leader del Carroccio, spiegando che si tratta probabilmente della stessa linea di pensiero dell'ex governatore della Banca centrale europea. "Se Draghi è d'accordo con me? Chiedetelo a lui ma le scelte estreme non piacciono nè a me nè a lui".

Per quanto riguarda il tema caldo della riapertura delle scuole connesso al non obbligo per gli insegnanti di effettuare il vaccino, il segretario della Lega ha voluto ribadire il concetto: "Tutti i fragili hanno tutta la convenienza di mettersi in sicurezza con il vaccino. Io non inseguo nessuno con la siringa, le cose vanno spiegate. Il vaccino deve essere una scelta non può essere un obbligo".

Giustizia e fisco

La riforma della giustizia resta un altro importante crocevia per il governo, specie a causa delle diverse posizioni sostenute dai partiti che supportano Draghi: "Bisogna correre sulle riforme, accelerare sulle riforme", dice ai giornalisti Salvini. "Quindi riforma della giustizia da portare in Parlamento e approvare entro l'estate". E per quanto riguarda i referendum promossi dalla Lega? "Quelli su cui stiamo raccogliendo le riforme servono per accelerare e coprire anche temi che la riforma Cartabia non affronta". Per quanto concerne, invece la riforma fiscale, l'ex vicepremier precisa che oltre al taglio delle tasse, ritenuto di fondamentale importanza, il Carroccio preme per "la riforma della Pubblica amministrazione, e il riavvio di tutti i cantieri fermi".

Nessuno spazio per chi creerà ostruzionismo: "Chiunque si metterà di traverso sulla via delle riforme, vuoi che sia Conte o Grillo o qualche corrente del Pd, avrà nella Lega un avversario perchè la situazione economica è positiva, è una estate con una crescita a doppia cifra. Lavoriamo con buon senso. Ho detto al presidente che la Lega c'è", aggiunge Salvini.

Covid e restrizioni

Per quanto riguarda il sistema cromatico di gestione delle restrizioni, il leader del Carroccio ha poi spiegato di aver "sottoposto al presidente quello che verrà avanzato dalle Regioni ossia cambiare i criteri di colori ed eventuali chiusure, quindi passare dal numero dei contagi - che dice poco - quello dei ricoveri e delle terapie intensive, che fortunatamente invece dice molto ed è sotto controllo. Ci potranno essere più contagi? Sì, ma questo non vuol dire che ci saranno più ricoverati e morti".

Per le riaperture, invece, Salvini ha annunciato di aver richiesto esplicitamente quelle di "locali per giovani e sale da ballo già da questo fine settimana, seguendo tutti i protocolli di sicurezza del caso".

Ddl Zan

Sull'approvazione del ddl Zan il segretario della Lega ha le idee chiare, e punta il dito contro i dem: "Se Letta si ostina a non ascoltare niente e nessuno, affossa la legge. La Lega ha proposto emendamenti che raccolgono le indicazioni di associazioni, del Santo Padre, di femministe, gay, lesbiche, insegnanti... approviamo subito tutti insieme, sarebbe un bel segnale di unanimità".

L'idea è quello di eliminare dal testo "quello che divide: bambini, gender nelle scuole, censura, bavaglio, negazione della libertà di pensiero e parola, e la legge viene approvata prima al Senato e poi alla Camera entro l'estate. Se Letta insiste con l'ideologia", precisa Salvini, "non fa il bene di gay, lesbiche e trans che dice di voler difendere e la legge viene affossata. Lo abbiamo visto oggi in Aula sul voto su una sospensiva, 136 a 135, immaginatevi cosa succede al primo emendamento che verrà votato. Noi continuiamo a ripetere: c'è una mediazione che mette d'accordo il 99 per cento del Parlamento, approviamo questa legge e passiamo ad altro".

Elezioni

Totale chiusura, invece, alla possibilità di elezioni a settembre: "Non scherziamo, fare le elezioni a settembre vuol dire presentare le liste a ferragosto, non scherziamo.

Si vota il 10 ottobre", ha chiosato l'ex vicepremier.

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