A fuoco le sequoie millenarie. I teli per salvare i giganti Usa

Minacciato anche il "Generale Sherman": l'albero più grande del mondo avvolto in coperte di alluminio

A fuoco le sequoie millenarie. I teli per salvare i giganti Usa

Una coperta di alluminio per salvare dalle fiamme l'albero più grande al mondo e le altre duemila sequoie della Foresta Gigante in California, nei pressi del lago Tahoe. Si chiama Generale Sherman e sembra un vecchio, immenso signore: è alto 83 metri e ha 2500 anni. Praticamente una divinità in tronco, rami e foglie. L'albero, per volume, più imponente sulla faccia della Terra con i suoi trentuno metri di circonferenza dal suolo. È circondato dalle fiamme, soffocato dal fumo, braccato da una fine atroce. Sembra di riuscire a sentirlo tossire e di vederlo piegarsi sofferente su se stesso mentre il Colony Fire tenta di sbranarlo.

Gli incendi della Colonia e del Paradiso sono cresciuti per una settimana, migliaia di persone sono state evacuate, il fumo nero rende l'aria inquinata e irrespirabile. E disperato è il lavoro di oltre trecentocinquanta vigili del fuoco che stanno tentando senza sosta di strappare alle fiamme l'intera foresta. Aerei ed elicotteri a bombe d'acqua, bulldozer, idranti e le speciali coperte di materiale ignifugo con le quali avvolgere le basi degli enormi tronchi: sono state spiegate forze speciali di ogni tipo nell'affannoso tentativo di salvare questa preziosa fetta di mondo.

«È un'area molto significativa per molte, molte persone, quindi un sacco di sforzi speciali stanno andando a proteggere questo boschetto», ha detto la portavoce dei parchi nazionali di Sequoia e Kings Canyon Rebecca Paterson al «LA Times». Innescati da un fulmine, gli incendi di Paradise e Colony sono cresciuti attraverso gli aspri arbusti della Sierra Nevada e sono solo gli ultimi di una lunga serie di incendi che per tutta l'estate hanno divorato la California. Sono stati infatti più di 7400, per l'esattezza, i roghi che si sono sviluppati nel Paese: più di 2,2 milioni di acri andati irrimediabilmente in fiamme. Lasciando danni, sconforto, vittime e un paesaggio lunare. Le cause sono state le temperature molto elevate, il vento e una siccità senza precedenti e gli esperti hanno fatto sapere che il cambiamento climatico non farà altro che aumentare questi rischi anche in futuro. Un esempio devastante è stato il Dixie Fire iniziato lo scorso 13 luglio. Una furia devastante davanti alla quale nemmeno i veterani dei vigili del fuoco si erano mai trovati prima di allora. Ora è il Generale Sherman che rischia di soffocare, assieme a tutta la foresta che abita. Anche se chi conosce bene questi posti spiega che le sequoie sono alberi molto resistenti al fuoco e si sono evoluti proprio per sopravvivere alle fiamme. E inoltre ci sono gli speciali involucri di alluminio che possono sopportare un calore anche molto intenso per brevi periodi. I funzionari federali hanno affermato di averli utilizzati per diversi anni in tutto l'ovest degli Stati Uniti per proteggere le strutture più sensibili dalle fiamme. Le case vicino al lago Tahoe, per esempio, che erano avvolte in questi teli ignifughi, sono sopravvissute mentre altre nelle vicinanze sono andate completamente distrutte.

Anche per questo i vigili del fuoco si sono detti fiduciosi. Sperano di poter salvare gli alberi millenari e quell'istituzione in legno del Generale Sherman oltre naturalmente agli edifici all'interno del parco, tra cui il Museo della Foresta Gigante, anch'essi avvolti dalle coperte di alluminio.

E non cessa il lavoro dei vigili del fuoco che provano a isolare le fiamme con vari metodi, per esempio tracciando con i bulldozer un confine nella foresta, abbattendo gli alberi e rimuovendo ogni tipo di vegetazione, in modo da creare una zona cuscinetto senza materiali infiammabili. Una corsa disperata, contro il tempo, i roghi ostinati, le temperature insopportabili e le nuvole di fumo denso e irrespirabile. Mentre il Generale Sherman osserva e agonizza con tutte le altre sequoie attorno a lui.

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