Guerra in Ucraina

Il G7 darà 30 miliardi a Kiev "Avanti con l'aiuto militare"

Londra sanziona ex moglie e fidanzata di Putin. Kuleba: sequestrare asset russi per la ricostruzione

Il G7 darà 30 miliardi a Kiev "Avanti con l'aiuto militare"

New York. I leader del G7 si preparano a varare un sostegno finanziario diretto al bilancio dell'Ucraina di circa 30 miliardi di euro. Secondo der Spiegel, in occasione del vertice finanziario della settimana prossima in Germania, verrà deciso lo stanziamento che Kiev ha indicato come il suo fabbisogno finanziario fino all'anno prossimo. Mentre al G7 dei ministri degli Esteri, ieri, l'Alto commissario per gli affari esteri dell'Ue Josep Borrell ha annunciato che Bruxelles «darà un contributo ulteriore di 500 milioni di euro all'Ucraina per finanziare l'acquisto di armi portando il totale a 2 miliardi di euro». Il denaro servirà per comprare «carri armati, munizioni, blindati, artiglieria pesante, tutto quello che serve per combattere questa guerra», ha proseguito Borrell, dicendosi certo che da questo G7, il settimo da inizio guerra, «arriverà un forte messaggio, che poi è sempre lo stesso: più sostegno a Kiev, incluso quello militare». Quindi, ha ribadito che Vladimir Putin «non vuole fermare il conflitto perché ha obiettivi militari e finché non li raggiunge continuerà a combattere, lo ha detto a chiunque gli ha parlato».

Al vertice ha partecipato anche il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, il quale ha chiesto di sequestrare gli asset russi e di utilizzarli per la ricostruzione del suo Paese. «Ho chiesto che il G7 approvi la legislazione necessaria, parliamo di centinaia di miliardi di dollari - ha spiegato - Il Canada lo ha già fatto e credo che altri stati lo faranno, più prima che poi. La Russia deve pagare: politicamente, economicamente e finanziariamente».

Per la collega britannica Liz Truss bisogna «mantenere la pressione su Mosca e continuare a fornire armi all'Ucraina», mentre il francese Jean-Yves Le Drian ha spiegato che «noi non siamo in guerra con la Russia, è la Russia ad aver dichiarato guerra all'Ucraina: c'è chiaramente un aggressore e un aggredito». Il titolare della diplomazia di Parigi, nella seconda giornata del G7 Esteri, ha spiegato che «c'è una forte unità fra di noi, che io personalmente non ho mai visto prima, per continuare con la linea della fermezza e sostenere l'eroica difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina». Luigi Di Maio ha ribadito il «fermo sostegno dell'Italia a Kiev», sottolineando che per Roma «è fondamentale raggiungere una pace duratura e sostenibile». «È essenziale costruire un percorso negoziale per arrivare alla pace che sia il più possibile collegiale. Bisogna aprire un tavolo con la presenza degli attori internazionali più rilevanti», ha proseguito, riaffermando anche il sostegno all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato: «Siamo ben lieti di accoglierli nell'Alleanza, un'Alleanza che ha garantito la pace per decenni».

Intanto la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto ieri hanno parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden. Da Londra, invece, il governo di Boris Johnson ha allargato le sanzioni contro Mosca anche all'ex moglie di Putin, Liudmila Oceretnaia, alla ginnasta Alina Kabaeva (indicata dai media come attuale fidanzata dello zar), a una nonna di quest'ultima, ad alcuni cugini e parenti del presidente, e ad altri uomini d'affari. Tra le misure ci sono il congelamento di asset riconducibili alle persone coinvolte nel Regno Unito e il divieto di viaggio.

Secondo il ministero degli Esteri britannico la nuova tranche porta a oltre 117 miliardi di sterline il valore stimato dei patrimoni di oligarchi, aziende e figure pubbliche russe prese di mira dall'inizio della guerra.

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