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Ghislaine, la socia di Epstein ora rischia 70 anni di carcere

Una predatrice sofisticata che sapeva dove e come colpire. L'arringa finale del pubblico ministero contro Ghislaine Maxwell è un ritratto spietato di un carnefice che sceglie le sue vittime da dare in pasto al suo compagno

Ghislaine, la socia di Epstein ora rischia 70 anni di carcere

Una predatrice sofisticata che sapeva dove e come colpire. L'arringa finale del pubblico ministero contro Ghislaine Maxwell è un ritratto spietato di un carnefice che sceglie le sue vittime da dare in pasto al suo compagno. Ieri si è svolto a New York il processo alla fidanzata del finanziere newyorchese, Joffrey Epstein accusato di pedofilia e morto suicida in carcere. Sono sei i capi di accusa contro Maxwell, a partire dallo sfruttamento della prostituzione minorile. Se condannata rischia fino a 70 anni di carcere. «Era una predatrice di minorenni e sapeva quel che faceva». Resta da accertare il ruolo di lei: 59 anni, «che tra il 1994 e il 2004 è stata una donna adulta che ha trasformato in prede giovani minorenni fragili». Altrettanto netta l'arringa difensiva finale il suo avvocato: «Ghislaine Maxwell non è Jeffrey Epstein: è una donna innocente accusata erroneamente di crimini che non ha commesso». Il legale ha anche puntato il dito sulle quattro accusatrici di Maxwell: «I loro ricordi sono stati manipolati». Ghislaine, figlia prediletta della migliore borghesia chic e colta, nata dal tycoon dell'editoria Robert Maxwell, con infinite carte da giocarsi nella vita ma che alla fine ha scelto di essere il braccio destro di un finanziere malato. Ha sostenuto fino in fondo la parte della fidanzata fedele e devota, assistente astuta e oscura nella vita intera di Epstein, personaggio che ad oggi resta per lo più un mistero. Venerdì scorso aveva confermato il suo profilo scaltro scegliendo di non testimoniare al processo che la vede coinvolta: «Le autorità non hanno presentato alcuna prova che vada al di la del ragionevole dubbio», aveva spiegato, nonostante il giudice distrettuale Alison J. Nathan le aveva chiesto di presentarsi in tribunale per testimoniare in propria difesa o di rifiutare. Lei ha detto no.

E sono giorni di angosciosa attesa anche per la famiglia reale inglese. Nello scandalo è coinvolto anche il principe Andrea d'Inghilterra. Il 22 dicembre scade il tempo che i suoi avvocati hanno per portare «buone ragioni» affinchè i documenti che lo riguardano restino segreti, altrimenti i due giudici di New York hanno ordinato di rendere pubblico un accordo segreto di Jeffrey Epstein. Secondo il New York Post, l'ex finanziere ha firmato l'intesa nel 2009 con l'accusatrice Virginia Giuffre.

La donna ha fatto causa al principe dicendo aver avuto rapporti sessuali con lui quando aveva 17 anni, ma il team legale di Andrea insiste sul fatto che l'accordo civile protegge anche lui e altri «da ogni e qualsiasi responsabilità» che deriva dalle accuse di Giuffre. I giudici hanno dato la scadenza del 22 dicembre per portare «buone ragioni» per mantenere il documento segreto, o «la Corte inserirà l'intero testo nel registro pubblico il 3 gennaio 2022».

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