Il governatore dem si è "salvinizzato"

Ci angustia un dubbio; che De Luca ambisca a ministro dell'Interno di un governo di centro-destra?

Il governatore dem si è "salvinizzato"

Ci angustia un dubbio; che De Luca ambisca a ministro dell'Interno di un governo di centro-destra?

Il presidente Pd della Campania si è forse «salvinizzato», nell'impedire, anzi nel tentare di impedire, lo sbarco di una nave Ong carica di migranti, in ragione di un focolaio di covid a bordo? No, ha solamente capito che l'immigrazione va affrontata tutt'altro che dogmaticamente, abbandonando gli schemi sinistra / destra, secondo cui la prima vorrebbe far sbarcare tutti, la seconda sparare sui barconi.

Come del resto negli altri paesi: non è che i socialisti spagnoli, come visto di recente, siano tanto più teneri di quanto sarebbero al loro posto i Popolari, mentre il Labour nel Regno Unito, se fosse al governo, cercherebbe di bloccare la Manica, come stanno facendo i conservatori. Per altro, la decisione di De Luca è in linea con un recente pronunciamento della Corte di giustizia Ue, secondo cui, in caso di pericolo per la salute, lo Stato ha il dovere di attuare un fermo. Certo, dovremmo chiederci se l'autorità risieda in questo caso, a Napoli, sede della Regione Campania, oppure a Roma. E anche se questa autorità vi sia, dato che, nonostante l'ordinanza, i migranti sono sbarcati egualmente. Resta poi sempre da segnalare la doppia morale, per cui, quando il blocco lo decideva Salvini, si alzavano le proteste indignate da mezzo mondo, attori americani inclusi. Quando invece la medesima decisione è presa da un esponente della sinistra, si tace, un po' imbarazzati, e magari si bofonchia che De Luca è un mezzo fascista.Doppia morale che investe anche la giustizia: Salvini è sotto processo per la medesima ragione, e invece siamo certi che nessun pm procederà contro il Presidente della Regione Campania.

E, aggiungiamo, meno male. La piccola vicenda è infine un monito per il prossimo governo, soprattutto se fosse di centro-destra o destra-centro, e al suo ministro dell'interno. Il monito, o meglio l'invito, è quello di farsi realisti e pragmatici e di non costruire ideologie sulla questione degli sbarchi.

Non chiamarla «invasione», non lanciare proclami muscolari e propositi bellicosi, e non permettere ciò che non si può mantenere.

Sia perché trattasi di vite umane, anche donne e bambini, sia perché il blocco totale degli sbarchi non è tecnicamente possibile, a meno di non far cannoneggiare le navi. Cosa immonda, oltre che illegale. In fondo, si tratta di essere fermi come i socialisti spagnoli: ma senza però far sparare sui migranti, come fanno loro.

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