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Grillo ora detta la riforma delle pensioni: "Via a 63 anni"

Il comico genovese utilizza il proprio blog personale per tracciare la via, in attesa del prossimo Consiglio dei ministri

Grillo ora detta la riforma delle pensioni: "Via a 63 anni"

In attesa della discussione sulla legge di bilancio, in programma per il prossimo Consiglio dei ministri, Beppe Grillo detta la linea da seguire per quanto concerne il tema pensioni, uno dei più divisivi nella maggioranza che sostiene l'ex governatore della Banca centrale europea Mario Draghi.

"Le pensioni anticipate"

"Sono un genio compreso, purtroppo, e per questo voglio condividere con voi una proposta semplice, equa e sostenibile che potrebbe mettere d'accordo tutti sul tema pensioni", esordisce in un lungo post sul proprio blog il padre putativo del Movimento CinqueStelle. "Il problema del sistema pensionistico oggi è rappresentato dal sistema misto: cioè lavoratori con il modello retributivo e quello contributivo", spiega ancora il comico genovese. "Un problema che avremo fino al 2035. La soluzione a questo dilemma c'è, ed è molto semplice".

Come proposto anche dall'Inps, pertanto, Grillo si fa sostenitore di un sistema che dovrebbe permettere, per chi si trova in regime misto, l'uscita del lavoro a 63 anni "con la quota contributiva maturata fino ad oggi. Diamo loro", puntualizza il comico genovese, "al compimento dei 67 anni, età ordinaria di vecchiaia, la parte retributiva". In questo modo, spiega Grillo, si farebbero contenti coloro che chiedono flessibilità e che hanno bisogno o voglia di andare in pensione prima del compimento dei 67 anni per svariati motivi: "Si combinerebbe dunque umanità e sostenibilità finanziaria. L'anticipo pensionistico infatti non penalizza definitivamente quei lavoratori, perché avranno la parte retributiva, come previsto, a 67 anni", dice ancora il padre putativo del M5S.

Il problema riguarda anche i giovani lavoratori, che hanno come unico sistema di riferimento quello contributivo: per via dello studio e di impieghi precari, i ragazzi entrano tardi nel mondo del lavoro, specie prendendo come riferimento quanto invece accaduto ai loro genitori. È possibile, secondo Grillo, migliorare in prospettiva la questione "pensioni" anche per i giovani con due distinte soluzioni.

"Noi abbiamo provato con la pensione di cittadinanza a buttare giù il primo seme: una soglia, 780 euro, al di sotto della quale, non si considera una pensione dignitosa. Basterebbe rimuovere l'Isee dalla pensione di cittadinanza e avremo la pensione di garanzia individuale", sostiene il comico genovese.

Ma si dovrebbe pensare anche di agire in un altro modo, utile anche per incentivare lo studio:"Basterebbe inoltre permettere, come pure si fa in altri paesi, il riscatto della laurea gratuitamente, per dare un giusto incentivo ai giovani di oggi, per studiare, ma allo stesso tempo tutelarli rispetto al fatto che entrano più tardi nel mercato del lavoro", conclude Grillo.

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