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"Inaccettabile". Anche Travaglio scarica Grillo

Il direttore del Fatto se la prende con il comico genovese per il caso Moby: "Per sua fortuna, i ministri e i parlamentari 5 Stelle hanno ignorato quelle chat e non hanno fatto alcun favore a Onorato"

"Inaccettabile". Anche Travaglio scarica Grillo

Anche Marco Travaglio finisce per scaricare Beppe Grillo dopo l'inchiesta della Procura di Milano che vuol far luce sui contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018-2019 dalla compagnia marittima "Moby spa" di Onorato con il blog Beppegrillo.it. Il direttore de Il Fatto Quotidiano non ha voluto minimamente prendere le difese politiche del co-fondatore del Movimento 5 Stelle, lasciato sempre più solo anche dai big del soggetto politico che lui stesso ha contribuito a far nascere. Nessuna levata di scudi pubblica a favore del comico genevose né da parte del giornalista né dai vertici storici del M5S.

Travaglio scarica Grillo

In attesa dei tempi e delle procedure della giustizia, Travaglio senza giri di parole ha bollato come "un comportamento inaccettabile" il fatto di "ricevere soldi da un concessionario pubblico, inoltrare le sue richieste a ministri e parlamentari 5 Stelle e poi girare a lui le loro risposte". Anche perché non va dimenticato che proprio il Movimento 5 Stelle si faceva promotore di un processo rivoluzionario del sistema e incarnava i principi di trasparenza e onestà.

Concetti che forse qualcuno non reputa più una bandiera, un pilastro. Il direttore del Fatto giudica Grillo "fortunato" perché i parlamentari e i ministri del Movimento "hanno ignorato quelle chat e non hanno fatto alcun favore a Onorato". E questa è stata l'occasione anche per tirare una frecciatina al comico genovese: "Perché non hanno dimenticato (almeno loro) chi li ha votati e perché. Dimostrando così - checché ne dicano i giornaloni festanti - di non essere 'uguali agli altri'".

I giustizialisti

La posizione di Travaglio è emersa in seguito a un commento scritto da un lettore del Fatto, che invece si schiera dalla parte di Grillo e non accetta il processo mediatico. "Cos'è, avete già letto le chat?! Impossibile, visto che le indagini non sono chiuse!", si chiede l'utente. Che si mostra irritato nei confronti di chi reputa indifendibile Grillo anche solo da un punto di vista politico. Ma in passato gli atteggiamenti giustizialisti erano all'ordine del giorno e non lasciavano tregua a coloro che finivano semplicemente indagati.

Ecco, il punto è questo. Il reato di traffico di influenze illecite è ovviamente ancora totalmente da dimostrare: la giustizia farà il suo corso e stabilirà se il co-fondatore del M5S sia o meno colpevole. Di certo è innocente fino a prova contraria.

Ma da un punto di vista politico non può passare inosservato un fatto che assume una certa importanza, specialmente se si vanno a ripescare i toni manettari che i 5 Stelle erano soliti usare quando sedevano sugli scranni dell'opposizione.

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