Interni

Intesa sulla previdenza. Smartworking prorogato. Resta il nodo coperture

Slitta a oggi il maxiemendamento del governo. Assegno minimo verso l'aumento a 600 euro

Intesa sulla previdenza. Smartworking prorogato. Resta il nodo coperture

Il maxiemendamento del governo alla manovra, atteso ieri pomeriggio, arriverà oggi entro le 14. «Dal governo arriveranno circa 20 emendamenti, mentre sulle modifiche proposte dai relatori ogni gruppo sta facendo i suoi calcoli», ha spiegato il relatore di Forza Italia, Roberto Pella, aggiungendo che «i due ordini del giorno» sulla proroga del Superbonus e sui versamenti delle società sportive «dovrebbero confluire nell'emendamento del governo: per noi sono prioritari». Pella ha confermato che il mandato ai relatori sarà votato lunedì in serata per consentire l'approdo in Aula martedì.

La proroga al 31 dicembre per l'invio delle dichiarazioni Cilas è un intervento atteso da tempo. Rilevante la rateizzazione dei debiti delle società calcistiche, caldeggiata dal senatore di Fi e presidente della Lazio, Claudio Lotito. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha spiegato che «ci sarà un provvedimento che riguarderà ancora una volta le imprese ma partirà direttamente dalla giustizia: saranno tutti provvedimenti che riguarderanno il sistema Paese e non il sistema sportivo, anche se in mezzo ci sono società di Serie A». In pratica, il punto di avvio dovrebbe essere lo stop all'obbligatorietà dell'azione penale per i mancati versamenti Irpef, Ires e Inps con una successiva dilazione in 60 mesi almeno sui debiti tributari del 22 (più complessa un'estensione della rottamazione).

Ieri si è inoltre riunito l'ufficio di presidenza della commissione Bilancio della Camera. Il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, ha annunciato i temi su cui verteranno gli emendamenti del governo. Si tratterebbe di: Opzione donna senza paletti, assunzioni in settori rilevanti della Pa tra cui stabilizzazioni e scorrimenti di diverse graduatorie in almeno 5 settori rilevanti, un pacchetto Sud con 5 interventi e un pacchetto competitività. Previsti, inoltre, emendamenti di carattere sociale e un pacchetto giustizia.

Forza Italia, ovviamente, ha insistito sul capitolo pensioni. «Penso che il centrodestra e il governo abbiano fatto un buon lavoro sulla manovra, sapendo che è il primo mattone che stiamo mettendo e che tanti mattoni continueremo a mettere per costruire le fondamenta dei prossimi 5 anni», ha commentato il capogruppo al Senato, Licia Ronzulli, aggiungendo che «intanto porteremo a 600 euro le pensioni minime per chi ha più di 75 anni; siamo convinti che riusciremo nel nostro obiettivo di alzarle a mille euro in 5 anni». Secondo altre fonti, tuttavia, la rivalutazione potrebbe fermarsi a 590 euro. Sempre in materia previdenziale è possibile che si accontenti la Cisl rivalutando al 100% gli assegni da 4 a 5 volte il minimo. S

Niente da fare, invece, per l'abbassamento dell'Iva sul pellet chiesto in emendamenti di tutta la maggioranza e fortemente voluto dalla Lega ma per il quale, evidentemente, le risorse non sono ancora state individuate. Anche alcuni emendamenti «supersegnalati» di Fdi hanno evidenziato problemi che vanno risolti in breve tempo. Si tratta dell'Iva al 5% sulle pompe di calore, della detassazione dei buoni pasto elettronici fino a 10 euro e dello sgravio contributivo al 100% per gli apprendisti. Confermata, infine, la proroga fino a marzo dello smart working per i lavoratori fragili e i genitori di under 14.

Tra gli emendamenti bocciati del Pd la proroga del fondo morosità per gli affitti, un corposo rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale, mentre è stato detto no a una proposta della Sinistra per istituire una megapatrimoniale.

Commenti