Guerra in Ucraina

Kiev, colpita base navale a Sebastopoli. "Olenivka colpa dei russi, ecco le prove"

Continua lo scambio di accuse sul bombardamento al carcere degli Azov: "Mosca voleva coprire le prove". L'avanzata ucraina a Kherson

Kiev, colpita base navale a Sebastopoli. "Olenivka colpa dei russi, ecco le prove"

Lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev sull'eccidio nella prigione di Olenivka sembra quasi far più rumore delle armi, che anche nel 158esimo giorno di combattimenti hanno seminato morte e terrore. Il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ieri ha calato l'asso, mostrando sui social immagini satellitari del penitenziario. Sono due foto scattate prima e dopo l'attacco e mostrano un piccolo edificio squadrato nel mezzo del complesso carcerario demolito, con il tetto ridotto in macerie. Secondo Podolyak la mancanza di danni alle strutture adiacenti è la prova schiacciante che il fabbricato non sia stato attaccato da missili o dall'artiglieria, ma fatto esplodere all'interno. Che Mosca abbia qualcosa da nascondere lo si evince dalla mancata concessione ai rappresentanti della Croce Rossa Internazionale di accedere alla prigione. «La nostra richiesta non è stata accolta nonostante le rassicurazioni che avevamo avuto sabato, la situazione è molto strana», twitta il delegato Pascal Hundt. Da parte sua il Cremlino continua ad accusare Kiev per la strage e chiede con forza all'Onu di condannare il governo ucraino. «Abbiamo informato Antonio Guterres di avere prove inconfutabili della responsabilità dell'Ucraina per il bombardamento. Avvieremo un'indagine internazionale per trovare i colpevoli e punirli», commenta Dmitry Polyanskiy, vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite. Vale la pena ricordare che il capo di stato maggiore dell'esercito di Kiev, il generale Valerij Zaluznyj, è convinto che i russi abbiano commesso il crimine sanguinoso e spietato «per coprire i segni delle torture inflitti ai prigionieri e alcune arbitrarie esecuzioni. E se vietano l'accesso alla Croce Rossa significa che hanno molto da nascondere». Tra l'altro Russia non ha ancora risposto alla richiesta dell'Ucraina di restituire i corpi dei prigionieri uccisi nel penitenziario del Donetsk, come denunciato dal vice primo ministro Iryna Vereshchuk durante un briefing a Kremenchuk.

Per quanto riguarda le operazioni sul campo, il quartier generale della Marina russa del Mar Nero a Sebastopoli è stato colpito all'alba da un drone armato provocando il ferimento di 6 soldati. L'attacco, sul quale Kiev ha preso ufficialmente le distanze, è accaduto in occasione delle celebrazioni della Giornata della Marina Russa: le autorità della Crimea hanno annullato per motivi di sicurezza tutti gli eventi festivi. L'esercito ucraino ha inoltre conseguito risultati nella regione di Kherson, distruggendo due depositi di munizioni degli invasori e uccidendo almeno 33 soldati. Sempre le truppe del comandante Zaluznyj, ma questa volta nel Luhansk (est), hanno danneggiato una linea ferroviaria usata dai russi per rifornire le truppe di munizioni e viveri. Secondo l'intelligence di Kiev, la Russia starebbe ritirando le proprie forze dai villaggi di Verkhnii Tokmak e Cernihivka, nella regione di Zaporizhzhia. Nella zona sono rimasti solo alcuni posti di blocco e un centinaio militari. Il ritiro è stato avviato dopo gli attacchi delle forze armate ucraine in cui sono rimasti feriti circa 40 nemici. Per Mosca invece non si tratta di una ritirata, ma di una programmata rotazione di forze. Il giornale polacco Rzeczpospolita segnala che il ministero della Difesa sta facendo appello al patriottismo dei russi per andare a combattere in Ucraina dietro compenso in denaro, puntando sulle regioni più povere e isolate (Circo Polare Artico e Urali) e facendo leva sulla tentazione di guadagnare soldi in fretta. Gli analisti stimano che in questo modo oltre 30mila volontari potranno essere mobilitati per ricostituire i ranghi decimati dai cinque mesi di guerra.

Da parte loro i russi ieri hanno colpito alcune aree civili nel distretto di Kharkiv e bombardato per cinque ore la città meridionale di Mykolaiv, con l'utilizzo di 40 missili e di bombe a grappolo.

Nel tardo pomeriggio un attacco aereo ha investito alcune aree della regione di Odessa, ci sarebbero vittime.

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