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Lampedusa esplode: oltre 7mila migranti ammassati sull'isola, annega un bimbo. Cariche della polizia

"Vivere quello che stiamo vivendo in queste ore è impressionante". Le forze dell'ordine sono allo stremo

Lampedusa esplode: oltre 7mila migranti ammassati sull'isola, annega un bimbo. Cariche della polizia

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Lampedusa esplode. Oltre 7mila migranti ammassati sull'isola, annega un bimbo. Cariche della polizia

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«Vivere quello che stiamo vivendo in queste ore è impressionante». Le forze dell'ordine sono allo stremo. L'emorragia inarrestabile dall'Africa, come uno tsunami, sta travolgendo anche loro. Ma vanno avanti con forza e pure pazienza. Già, perché la tensione si taglia col coltello. I migranti, vedendo che in molti sono trasferiti, vogliono andarsene. Così, ieri hanno cercato più volte di sfondare il cordone delle forze dell'ordine che scortavano i gruppi per l'imbarco e i finanzieri hanno effettuato una carica di alleggerimento sui migranti. «Ci sono stati più tentativi dice una fonte -. Siamo riusciti a contenerli». C'è una calca davanti al cancello dell'hotspot stracolmo che, secondo la Croce Rossa, ieri ha superato le 6mila presenze, oltre 10 volte la capienza massima. «Premono per uscire» spiega una fonte. Lampedusa è sotto attacco. E così l'Italia intera. Perché i migranti vengono trasferiti in tutte le Regioni. Per quanti trasferimenti si possano effettuare, l'hotspot è al collasso. E ci sono almeno altri 2mila migranti fuori, sistemati a gruppi sui moli, e altri ancora continuano a sbarcare. L'emergenza è ancora in corso. In 30 ore sono arrivati 6.100 persone. «È un'apocalisse» dice il parroco . E il Consiglio comunale ha proclamato lo stato di emergenza. La prefettura di Agrigento ha disposto ieri il trasferimento di 880: 700 col traghetto di linea per Porto Empedocle e 180 con un volo Oim. La Croce Rossa parla di una «situazione difficile» e sottolinea l'importanza dei trasferimenti. C'è scappata anche la tragedia. A perdere la vita è un neonato di 5 mesi. Il barchino salpato da Sfax su cui viaggiava con la madre, una minorenne della Guinea, si è ribaltato alle 4.18 di ieri, poco fuori Lampedusa, quando i 46 passeggeri, alla vista della guardia costiera, hanno sbilanciato il natante, che si è capovolto. All'arrivo dei soccorritori il neonato era già morto. La madre è sotto shock nell'hotspot, seguita dagli psicologi, ma presto sarà trasferita su terraferma. È andata bene, invece, ai 13 passeggeri di un barchino schiantatosi contro gli scogli nella Tabaccara. Provvidenziale l'intervento del presidente dell'Ada di Lampedusa, Giorgio Lazzara, che con moglie e figlia ha issato sulla sua barca alcuni naufraghi e poi è arrivata la guardia costiera. Per evitare ulteriori calche a molo Favarolo, nave Diciotti, della guardia costiera, ha preso a bordo 800 migranti prima che approdassero, come auspica avvenga sempre il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, che ritiene «urgente un intervento della Protezione civile a supporto sia dei migranti che della popolazione». Un problema non indifferente riguarda l'incremento dei minori non accompagnati - 11.630 all'11 settembre -. Molti, minori non sono, ma lo dichiarano per avvalersi delle tutele. Sul caso si è soffermato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al Question Time alla Camera. «Sono stati attivati 807 posti di primissima accoglienza per minori stranieri non accompagnati nelle province di Agrigento, Siracusa, Trapani, Crotone e Reggio Calabria, più oltre 500 in altre aree. Ulteriori strutture sono in fase di allestimento nelle province di Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria». Per far fronte all'aumento del loro numero, che al 31 agosto registrava un +46%, sono stati incrementati i posti finanziati. Inoltre «il ministero, dal 1° gennaio 2023, ha aumentato il limite massimo del contributo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati da 45 euro pro die, pro capite, a 100 euro».

Per Piantedosi «è necessaria una riflessione sul problema delle false dichiarazioni di minore età» al fine di «velocizzare le procedure e non disperdere risorse».

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