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La Lega vota per l'abolizione del Green pass. Caos nella maggioranza

In commissione Affari sociali della Camera il partito di Matteo Salvini, guidato da Claudio Borghi, si è schierato con le opposizioni contro la linea dell’esecutivo sul certificato verde. Letta: "Carroccio fuori dalla maggioranza, chiarisca"

La Lega vota per l'abolizione del Green pass. Caos nella maggioranza

Voto favorevole della Lega alla soppressione dell'obbligo di Green pass in commissione Affari sociali nel giorno in cui la protesta dei no vax nelle stazioni italiane per il blocco ferroviario è stato un clamoroso fallimento. "Votazione in commissione sanità sulla soppressione Green pass in toto. Ho ricordato le risoluzioni di consiglio d'Europa e commissione UE. Niente. Votato a favore della soppressione del green pass Lega, FdI e ex M5S. Contrari tutti gli altri", ha dichiarato Claudio Boghi, presente ai lavori in sostituzione del membro leghista assente.

Nonostante il voto, l'emendamento non è passato e Claudio Borghi, quindi, ha spiegato: "Questo è, mi spiace. La maggioranza così ha deciso. Non abbiamo ritirato gli emendamenti e ho provato ad argomentare in tutti i modi". Il leghista ha sottolineato che c'era "una larga maggioranza trasversale a favore" della bocciatura. Ha poi voluto sottolineare che "non c'entra niente il governo con conseguenti appelli dentro o fuori, qui ha deciso il Parlamento".

Il voto della Lega ha smosso le acque nella maggioranza. "Votazione in commissione Sanità sulla soppressione green pass in toto. Ho ricordato le risoluzioni di Consiglio d'Europa e Commissione Ue. Niente", ha tuonato il vicecapogruppo dem a Montecitorio, Pietro De Luca, che poi ha aggiunto: "Votare a favore con i propri ministri in consiglio dei ministri e opporsi alla Camera è l'atteggiamento intollerabile di chi vuole tenere i piedi in due staffe e così facendo indebolisce il governo Draghi in una delle sue iniziative prioritarie per la tutela della salute e il supporto alla ripresa economica".

Enrico Letta, oggi sul palco della festa dell'Unità, si è scagliato contro Matteo Salvini e il suo partito: "Credo di poter dire che quello che è successo oggi pomeriggio alla Camera, dove in commissioni Affari sociali la Lega di fatto è uscita dalla maggioranza e ha votato contro il Green pass dimostra una situazione intollerabile". Enrico Letta ha accusato la Lega di schierarsi in favore delle posizoni no vax: "La Lega oggi ha legittimato le manifestazioni del mondo no vax, è una cosa gravissima". Il segretario, intervistato da Radio Immagina, ha ribadito: "E' l'inizio della fine di un'attività che possa portarci a stare insieme. Un atteggiamento di questo genere o si ferma subito o uno sfilacciamento simile è inconcepibile". Il dem Andrea Romano, invece, parla di "doppio gioco" da parte della Lega mentre il pentastellato Davide Crippa, capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, ha accusato la Lega di "schizofrenia".

Immediato l'intervento di Matteo Salvini: "Se lo Stato impone il Green pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti, come in altri Paesi stranieri". Il leader della Lega, quindi, affonda: "Vediamo se PD e 5Stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in Commissione. Non si tratta di essere no vax o no Green Pass - ho sia l'uno che l'altro - si tratta di aiutare milioni di italiani in difficoltà. Non tutti trovano 24.000 euro in contanti nella cuccia del cane…".

E sull'attacco di Enrico Letta, fonti della Lega difendono il loro leader: "Vive fuori dal mondo. Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perchè dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso". Quindi, concludono: "Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, 2.

Pd e 5Stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c'è Draghi".

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