Oleksandr Pavliuk, comandante delle forze di terra ucraine lancia un inequivocabile grido d'allarme: «Putin vuol prendere Kharkiv, poi cercherà di catturare Kiev. Non abbiamo più tempo da perdere. Ci aspettano due mesi critici». La Russia in effetti sta cercando di sfruttare quella che considera una finestra di opportunità per intensificare gli attacchi, approfittando del tempo necessario per l'arrivo a Kiev del pacchetto di aiuti Usa. Anche per queste ragioni, alle 3 di notte di venerdì, il generale Salyukov ha lanciato una spaventosa offensiva di terra nella regione di Kharkiv, cercando di sfondare le linee di difesa. Un'area grande quanto il Trentino si trova sotto una pioggia di colpi esplosi da lanciarazzi multipli e artiglieria pesante. Le truppe russe sono penetrate per quasi 2 chilometri, e in queste ore cercano di avanzare ulteriormente, mettendo Kharkiv, città da un milione di abitanti, nel mirino. La località di Vovchansk è in fiamme, e molti civili stanno fuggendo con il sostegno di polizia e volontari.
Secondo il Servizio per il Controspionaggio Militare polacco, solitamente ben informato, Mosca vorrebbe creare un'area cuscinetto lungo il confine, una «zona sanitaria» per impedire all'esercito ucraino di bombardare il Belgorod, dove si trovano hub militari e depositi di carburante. Non a caso un attacco missilistico ha investito anche Sumy. Putin tuttavia ha chiesto lo scorso marzo ai suoi soldati di marciare su Kharkiv, che potrebbe diventare in pochi mesi una nuova Mariupol.
Le unità di riserva di Kiev sono state inviate per rafforzare la difesa su questa parte del fronte, ma il rapporto con le truppe degli invasori continua a essere impari. «Avremo a disposizione nelle prossime ore dieci nuove brigate - spiega il generale Pavliuk - sono in tutto 40mila soldati, ma ho consigliato al presidente Zelensky che almeno un terzo di questi uomini dovrà essere collocato su Kiev. Le notizie che arrivano dai servizi segreti non sono buone». Le probabilità di un'invasione di Kiev vengono valute anche dalla Casa Bianca, tant'è che il presidente Biden ha approvato un invio in emergenza di armi per 400 milioni di dollari. Si tratta di attrezzature che si trovano già nei magazzini statunitensi: in particolare missili Patriot, antiaerei Stinger, veicoli da combattimento Bradley, veicoli corazzati anti-mine, armi anti-carro portatili e munizioni. Anche la Germania ha confermato un sostegno di mezzi, mentre il Canada contribuirà con 76 milioni di dollari alla difesa aerea e la Francia con missili Scalp.
Kiev, al netto delle sue forze, non può fare altro che raschiare il fondo del barile per frenare l'assalto russo (anche se Tusk dice che forze Nato sono già in Ucraina). Il ministro della Giustizia Malyuska ritiene che potrebbero essere mobilitati dal sistema penitenziario dai 10 ai 20mila detenuti delle carceri. Malyuska ha aggiunto che si sta discutendo anche della possibilità di coinvolgere nella mobilitazione i condannati per omicidio.
Nell'807° giorno di combattimenti la raffineria di petrolio nella regione di Kaluga, in Russia, è stata attaccata dall'intelligence militare ucraina.
Secondo la stampa britannica i primi caccia F-16 arriveranno in Ucraina a luglio. La Russia sta costruendo in Bielorussia strutture che potrebbero ospitare testate nucleari. Lo rivela un'indagine del New York Times sulla base di immagini satellitari.
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