L'ultima crociata del padre della Salis. "Negato il diritto di voto a mia figlia in cella"

E attacca il ministro della Giustizia Nordio: "Ilaria presunta innocente come Toti"

L'ultima crociata del padre della Salis. "Negato il diritto di voto a mia figlia in cella"
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«Negato a mia figlia il diritto al voto». È la denuncia di Roberto Salis, padre di Ilaria, la maestra trentanovenne milanese in carcere da quindici mesi a Budapest con l'accusa di violenza. A negare il diritto al voto sarebbe un cavillo legale.

«Ho parlato al telefono con mia figlia - spiega Salis - mi ha detto che nel carcere hanno chiesto a tutte le detenute se volevano votare e lei ovviamente ha risposto di sì, ma le è stato detto che c'è una carenza legislativa italiana che non le consentirebbe di votare».

Il padre della Salis racconta di aver interpellato anche l'ambasciata. «C'è una palese violazione dei diritti umani in corso - commenta il padre dell'attivista - e ci vorrebbe una presa di posizione chiara del go e autorità ungheresi si sarebbero giustificate dicendo che essendo straniera non sanno come farla votare la nostra connazionale, dietro le sbarre dal febbraio del 2023, con i termini della custodia cautelare già scaduti.

«È un'altra palese violazione dei diritti umani - tuona Roberto Salis - l'8 maggio sono scaduti i sei mesi stabiliti dal giudice che non decide sul prolungamento finché non arriva la decisione sull'appello che abbiamo presentato per avere i domiciliari. Ma la sostanza è che lei ora è in carcere senza che ci sia una disposizione della magistratura. E anche questo avviene senza che il governo o la diplomazia facciano nulla».

Nel corso di un'intervista al Secolo XIX il padre della Salis ha attaccato anche il ministro Carlo Nordio, garantista - a suo dire - solo con Toti: «Anche per mia figlia vale la presunzione di innocenza».

La denuncia di Roberto Salis è divenuta ieri l'oggetto di una conferenza stampa indetta da Sinistra Italiana alla Camera dei deputati. «Vogliamo rilanciare la denuncia del papà di Ilaria Salis che ci ha comunicato che le autorità ungherese hanno spiegato a Ilaria che lei non può votare - racconta l'ambientalista Angelo Bonelli -. Salis gode invece di tutti i diritti attivi e passivi previsti dalla Costituzione italiana e il comportamento delle autorità ungheresi rappresenta una gravissima violazione. Ci appelliamo al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e al governo tutto affinché il diritto di voto possa essere esercitato da Salis».

Il leader di Sinistra Italian, Nicola Fratoianni, sarà oggi a Budapest per incontrare Ilaria in carcere: «In questo momento è importante farle sentire la vicinanza di tutti noi».

Fallite finora tutte le mediazioni per far uscire dal carcere la Salis,

Bonelli e Fratoianni hanno inserito il nome della maestra milanese nelle lista per le prossime elezioni europee. Il nome della Salis figura quindi nella lista di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra) nella circoscrizione Nordovest.

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