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Così un errore nella manovra dimezza il bonus da 100 euro

Ad ammettere l’errore è stato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. Il passo falso mentre la manovra si avvia ad essere approvata oggi in via definitiva al Senato con il voto di fiducia

Così un errore nella manovra dimezza il bonus da 100 euro

La si potrebbe definire come una brutta sorpresa di Capodanno. Un passo falso che sarebbe potuto costare non poco a molti italiani che già faticano a tirare avanti a causa della crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria. Nella manovra 2021 che vale circa 40 miliardi, di cui 24 coperti con un aumento del deficit, è stato trovato un errore che ora dovrà essere corretto con urgenza attraverso un decreto legge.

A causa di una svista nel comma 8 del testo consegnato al Senato, il bonus di 100 euro al mese (estensione di quello introdotto da Renzi) per i redditi fino a 28mila euro l'anno risulta coperto solo a metà. In altre parole, i destinatari del provvedimento riceverebbero solo 600 euro in un anno e non i 1.200 euro previsti. Ad ammettere il passo falso è stato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, che in Aula, su richiesta della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha assicurato che il problema non riguarda le coperture della legge di Bilancio perché la misura è già finanziata nella con 3,3 miliardi. Se, invece, non venisse corretto l’errore se ne spenderebbero solo 1,6. Forse un risparmio per le casse dello Stato ma un altro colpo per i cittadini che hanno diritto alla misura.

"Confermo che è necessario un intervento normativo per il comma 8", ha dichiarato l’esponente dem. "L'intenzione del governo- ha aggiunto- era e rimane quella di portare il bonus di 80 euro a 100 euro stabilizzandolo", mentre nella norma cosi com' è "ci sarebbe l'aumento del bonus facendo riferimento solo a un semestre". Misiani ha spiegato che "per intervenire è necessaria una norma di legge, il governo ha intenzione di farla prima possibile, dopo l'entrata in vigore della legge di Bilancio con un dl che interverrà in questo senso". Il motivo è semplice. Se la correzione fosse fatta con un emendamento alla stessa legge il testo, una volta modificato, sarebbe dovuto tornare alla Camera. Questo avrebbe impedito di approvare la Manovra entro domani, data ultima per evitare l’esercizio provvisorio.

Quindi se non ci saranno ulteriori intoppi, la legge di Bilancio dovrebbe essere approvata in via definitiva oggi al Senato con il voto di fiducia. Fatto ciò si ricorrerà a un decreto legge che sarà approvato dal Consiglio dei ministri. Pare, spiega Il Tempo, che l’errore sia stato compiuto perché il governo avrebbe sostanzialmente ricalcato il testo per il 2021 su quello dell'anno precedente in cui la misura "copriva" solo il secondo semestre dell'anno. In un’altra situazione sarebbe bastato correggere il comma in Senato e rinviarlo per una terza lettura alla Camera. Ma i ritardi del governo e le discussioni nella maggioranza hanno già costretto il Parlamento a diversi scostamenti dalla prassi tanto che la presentazione del disegno di legge a Camera e Senato è stata rimandata di circa un mese. Ora, per, il tempo per approvare la Manovra stringe. Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha preso atto delle parole del membro del governo affermando: "Ieri la commissione Bilancio ha inviato il parere sull'equilibrio di bilancio, oggi il viceministro Misiani assicura che non c'è un problema di copertura: io devo ritenere che la procedura sia corretta. Verificheremo poi, con il decreto correttivo, se quello che stato detto corrisponderà al vero".

Il centrodestra è partito all’attacco del governo sia per questa vicenda che per la questione dei tempi troppo stretti concessi al Senato. Come spiega il Corriere della Sera, Palazzo Madama in soli tre giorni non ha potuto esaminare né emendare un testo di 450 pagine, 20 articoli e migliaia di commi. Il disegno di legge è stato trasmesso martedì all’aula dalla commissione Bilancio senza che questa abbia votato il mandato al relatore di maggioranza. Nella serata dello stesso giorno il governo, per accorciare ulteriormente la discussione, ha posto la questione di fiducia che, come ricordato in precedenza, verrà votata oggi.

L'errore sul bonus di 100 euro, almeno secondo quanto sostiene il capogruppo leghista, Massimiliano Romeo, non sarebbe un caso isolato. "Ci risulta che non sia solo questo l'elemento del decreto correttivo. Per esempio si dice che sia stata duplicata una nor ma nel Ristori quater con due coperture differenti, 50 milioni, che si sommano e vanno a 100 milioni, e che riguarda gli affitti. Qualcuno parla anche di una norma sull'Istruzione, stralciata dalla Ragioneria, che potrebbe rientrare nel Dl correttivo percheé sulle coperture si è arrivati a una maggiore chiarezza". La senatrice di Fi-Udc Paola Binetti ha denunciato "la cancellazione del fondo di appena 5 milioni, con cui si garantivano gli screening ai neonati per diagnosticare eventuali malattie rare, come previsto dalla legge 167 del 2016". Il ministero della Salute, per rimediare, ha garantito che l’emendamento sarà riproposto nel Dl Mille proroghe.

Ora si penserà ad approvare la Manovra, poi è facile prevedere una nuova ondata di polemiche che si abbatterà sul governo.

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