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"Conte vada velocemente a riferire al Copasir"

Il senatore Andrea Marcucci, esponente del Pd, chiede a Conte chiarimenti sia sulla cena romana degli 007 sia sulla collaborazione pandemica con la Russia di Putin

"Conte vada velocemente a riferire al Copasir"

Il senatore Andrea Marcucci, esponente del Partito Democratico, ritiene che Giuseppe Conte, in relazione a quanto emerso questa mattina sul summit romano del 2019 tra l'ex capo del Dis Vecchione e l'ex ministro della Giustizia americano Barr, debba "chiarire". Ma anche rispetto alla collaborazione tra Russia ed Italia durante la prima fase pandemica, per Marcucci, Conte avrebbe qualcosa da spiegare al Copasir.

Quanto emerso attorno a Conte rispetto alla cena tra Barr e Vecchione ha suscitato imbarazzo tra di voi, che siete alleati del MoVimento 5 Stelle?

"Non entro in valutazioni sull0opportunità o meno di stringere alleanze, è un tema sul quale peraltro in linea generale mi sono espresso. Giudico i fatti da ciò che è emerso, mi pare che la ricostruzione offerta a suo tempo da Giuseppe Conte sia lacunosa e mi auguro che l’ex presidente del Consiglio voglia chiarire più dettagliatamente alcuni aspetti".

Inoltre, c'è la questione delle mail con la Russia ai tempi della collaborazione contro la pandemia. Pure quello, per il Pd, potrebbe costituire un problema. Quantomeno sotto il profilo geopolitico, no?

"La missione russa aveva già tratti di ambiguità che erano emersi e che ora appaiono preponderanti. Certamente quella non fu esattamente una missione sanitaria, avevano altri obiettivi. Obiettivi non raggiunti, grazie alla schiena dritta di alcuni servitori dello Stato, e va detto, del nostro attuale ministro della Difesa. Certo quelle mail pubblicate oggi sono in inquietanti. Ripeto: mi auguro che Conte voglia andare velocemente a riferire al Copasir".

Alle soglie di elezioni politiche centrali per il futuro del Belpaese, si sente di escludere che l’alleanza tra Pd e 5S venga meno?

"Non sono il segretario del Pd e non sono io a fare o non fare le alleanze. Come parlamentare posso esprimere, e lo faccio a gran voce, l’esigenza di cambiare legge elettorale. Il proporzionale serve a tutti, anche al centrodestra, per impedire alleanze di facciata, che non stanno più in piedi e che alla fine indeboliscono ogni singolo partito".

Anche rispetto al riarmo ed alla linea del governo sulla guerra in Ucraina Conte sembra pensarla in maniera da voi. Però, sino a questo momento, non avete posto il problema in termini politici.

"Tutti i provvedimenti del governo Draghi sulla materia sono passati quasi all’unanimità. Io sottoscrivo parola per parola ciò che il presidente del Consiglio ha ripetuto anche nell’intervista al Corriere della Sera, nei giorni scorsi. Chi si mette contro questa linea di buon senso, si mette anche contro l’Ue. Voglio rassicurare il leader M5S: non siamo affetti da vetero atlantismo".

In caso vi presentaste uniti ai grillini alle elezioni, avreste un alleato che gli USA potrebbero considerare filo-russo. Ne siete consapevoli?

"Se prevale negli ultimi mesi di legislatura la convinzione che bisogna cambiare legge elettorale, il discorso cambia. Ogni partito lavora sulla sua identità. Ed il Pd, grazie anche al lavoro del segretario Letta, è il partito perno dell’europeismo e dell’atlantismo. Chi deciderà di allearsi con noi, sa come la pensiamo. E conseguentemente se ciò avverrà con la lista di Conte, vorrà dire che il M5S concorda con la nostra politica internazionale".

Una delle ipotesi circolanti per "liberare" il Pd dai grillini rimane il proporzionale. È vero che vi state convincendo?

"Io non mi devo convincere.

È mia la firma sul documento di nascita del Governo Conte bis, che chiedeva, a fronte della riduzione di parlamentari, il ripristino del proporzionale".

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