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La minaccia di Letta: "Berlusconi al Quirinale? Il mattino dopo casca il governo"

Enrico Letta non considera l'ipotesi di Silvio Berlusconi al Quirinale da febbraio e il suo pronostico è quasi una minaccia

La minaccia di Letta: "Berlusconi al Quirinale? Il mattino dopo casca il governo"

Enrico Letta è stato uno degli ospiti di Bianca Berlinguer a Cartabianca e, in conclusione di intervento, è stato fatto un passaggio sulla possibilità che Silvio Berlusconi diventi presidente della Repubblica. "Il Pd non prende in considerazione Silvio Berlusconi al Quirinale? Su questo non mi sembra ci sia molto dubbio. Non credo che la candidatura di Berlusconi sia in grado non soltanto di essere votata da noi, ma di ottenere quella larga maggioranza in Parlamento", ha detto il segretario del Partito democratico.

Poi, l'affondo di Letta, che suona come un avvertimento: "Faccio un pronostico. Su questa elezione del presidente della Repubblica non credo ci sarà bisogno di misurare la compattezza dei singoli. E questo perché sono sicuro che sarà una elezione a larga maggioranza. Non può che essere a larga maggioranza, perché se non fosse così cadrebbe il governo immediatamente". Il segretario del Pd prosegue: "Sarebbe una contraddizione totale, che minerebbe la stessa tenuta del governo, se l'elezione del presidente della Repubblica avvenisse su un candidato di bandiera di uno due schieramenti. E con Berlusconi sarebbe esattamente così: candidato di bandiera del centrodestra, la mattina dopo casca il governo".

Enrico Letta a Cartabianca ha fatto una "chiamata" alle armi alla sinistra, strizzando l'occhio al M5s, per costruire una coalizione per contrastare quelle che vengono definite "destre" dal segretario: "Ogni volta che io devo parlare di Renzi finisce a 'schifinio' ... Io dico che parleremo con gli elettori. Io sono contento del rapporto con M5s e con Conte e credo sia decisivo per il futuro". La prima sfida della coalizione sarà proprio quella dell'elezione del presidente della Repubblica, sulla quale però il centrosinistra non ha ancora un candidato e spera nella conferma di Sergio Mattarella.

Sui sondaggi, che vedono il centrodestra coeso decisamente in vantaggio rispetto a quella del centrosinistra, Enrico Letta vuole apparire cauto: "Il Pd è diventato primo partito? Guardo ai sondaggi con grandissimo distacco, c'è un 42% di indecisi. C'è uno stacco molto forte tra una destra sovranista e antieuropea che flirta con Orban e noi. Dobbiamo costruire un'alternativa forte e coesa.

Per questo ho deciso di lanciare le agorà democratiche che costruiranno il progetto del centrosinistra: i cittadini saranno protagonisti".

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