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"Minuto di silenzio", "Non è previsto". Il voto sul Colle inizia con un disguido

La presidente Casellati ha suggerito di invitare l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio per la morte del deputato Fasano, ma Fico ha deciso di soprassedere

"Minuto di silenzio", "Non è previsto". Il voto sul Colle inizia con un disguido

C'è stato un primo disguido in occasione dell'elezione del prossimo presidente della Repubblica. Al centro del malinteso un minuto di commemorazione per la scomparsa di Enzo Fasano, deputato di Forza Italia e già senatore nelle due precedenti legislature. Domani mattina ci sarà la riunione della Giunta per le elezioni della Camera dei deputati che assegnerà a Maria Rosa Sessa, detta Rossella, il seggio rimasto vacante.

Dopo che il presidente della Camera Roberto Fico ha espresso il cordoglio la triste vicenda, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha suggerito di invitare l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio. La richiesta della presidente del Senato però non è stata accolta in maniera positiva.

Il disguido

A ricostruire l'accaduto è stato l'Adnkronos. Fico, dopo essersi consultato con il segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi, ha deciso di soprassedere. Le motivazioni? Nulla di certo, ma è possibile avanzare alcune ipotesi. La scelta di non accogliere la proposta della Casellati potrebbe essere motivata dal fatto che ciò non è previsto dal protocollo e anche perché in questo caso l'Assemblea è seggio elettorale.

I precedenti

È tornato così d'attualità un precedente risalente al 24 giugno 1985. In quell'occasione la presidente Nilde Iotti, nella seduta comune del Parlamento, espresse il cordoglio per la scomparsa il giorno prima del senatore della Dc Angelo Tomelleri, senza che venisse osservato il minuto di silenzio. Nella seduta dell'8 maggio 2006, invece, il presidente Fausto Bertinotti invitò l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio. Il gesto avvenne dopo aver ricordato il tenente Manuel Fiorito e il maresciallo Luca Polsinelli (uccisi in un attentato a Kabul qualche giorno prima), e il maresciallo dei carabinieri Enrico Frassanito (vittima di un attentato a Nassiriya il 27 aprile precedente) commemorati la mattina alla Camera.

Il 24 maggio del 1992 - dopo la commemorazione di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta uccisi il giorno prima nell'attentato di Capaci - il presidente Oscar Luigi Scalfaro non invitò l'Aula a osservare un minuto di silenzio. "Richiamiamo la nostra volontà a responsabilità più alte; diamo al popolo italiano la percezione di un mondo politico responsabile che sente l'urgenza di una unità di intenti e di una volontà viva e vera per servire, non per dominare. Colleghi, il silenzio sia la sottolineatura di questo impegno; le vittime del dovere e le vittime civili siano richiamo", affermò però il presidente Scalfaro.

Al termine del suo intervento ci fu un prolungato applauso da parte dei grandi elettori presenti.

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