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"Nessuno tocchi Un posto al sole": le richieste grilline a Draghi

L'ipotesi di un cambiamento di orario della soap "Un posto al Sole" ha scatenato il deputato del M5s Luigi Iovino, che ha chiesto l'intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi

"Nessuno tocchi Un posto al sole": le richieste grilline a Draghi

Nessuno metta le mani su "Un posto al sole", la nota soap che ormai da oltre 25 anni allieta il preserale di molti telespettatori di Rai3. Questa curiosa richiesta è arrivata fino al presidente del Consiglio Mario Draghi. Non è uno scherzo, come potrebbe sembrare al primo impatto, ma una vera e propria richiesta di intervento, che il deputato del M5s Luigi Iovino ha chiesto nella sua interrogazione al premier. "La nota fiction - da detto Iovino come riporta l'Agi -rischia ora di subire un'inevitabile crisi d'ascolti, a seguito della decisione di spostare l'orario di messa in onda delle 20.45, per fare spazio all'ennesimo talk politico".

La cosa, seppur particolare, non è finita qui. "Un posto al Sole - ha continuato il deputato pentastellato -in onda da 25 anni su Rai3, è oramai una delle produzioni di maggiore successo realizzata dalla storica sede Rai di Napoli, oltre che la più longeva della nostra tv di Stato. Un appuntamento di riferimento per tantissime famiglie italiane. La Rai non è un'azienda privata, non può non tener conto del gradimento di tantissimi spettatori fidelizzati alla fiction, nè si può rischiare di minare una produzione che da oltre un quarto di secolo rappresenta uno zoccolo duro nel palinsesto di Rai3, per sostituirla con un talk il cui gradimento non è affatto scontato".

Iovino ha poi motivato questa sua richiesta, legandosi ad un comunicato di alcune sigle sindacali, uscito qualche giorno fa: "Per via del cambio orario, si teme un abbassamento di gradimento da parte del pubblico, che può mettere in crisi gli studi Rai di viale Marconi a Napoli". Ma non solo, si teme anche per tutto l'indotto che la fiction ha portato sul territorio in tutti questi anni, anche per quanto riguarda il turismo.

"Elementi questi- si legge nella parte conclusiva dell'istanza - di cui il consiglio di amministrazione della Rai, non può assolutamente non tener conto". Al momento, nessuna risposta del presidente del Consiglio Mario Draghi a questa richiesta.

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