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"No al Green pass": alla Camera scoppia la bagarre

Protesta di Fratelli d'Italia alla Camera contro il Green pass: i deputati di FdI hanno impugnato i cartelli e occupato l'emiciclo

"No al Green pass": alla Camera scoppia la bagarre

Il presidente di turno alla Camera, Fabio Rampelli, questo pomeriggio ha sospeso per alcuni minuti i lavori dell'Aula a causa della manifestazione di dissenso da parte degli esponenti di Fratelli d'Italia, in aperta protesta contro il Green pass. I deputati, reggendo dei cartelli con su scritto "no Green pass", avevano lasciato i loro banchi e raggiunto il centro dell'emiciclo e, dopo i richiami del presidente, i lavori erano stati momentaneamente messi in pausa.

La protesta si è svolta durante l'esame della pregiudiziale di Fratelli d'Italia relativa al decreto legge Covid, che contiene disposizioni sull'obbligo di esibire il Green pass per lo svolgimento di determinate attività sociali. Il capogruppo del partito di opposizione, Francesco Lollobrigida, aveva proposto il voto segreto ma la sua richiesta è stata respinta sulla base del "principio della prevalenza". Quindi, Lollobrigida aveva richiesto la sospensione dell'Aula per convocare una riunione della Giunta per il regolamento. La presidenza ha però stabilito che tale possibilità esiste solo se il provvedimento riguarda in modo prevalente il tema delle libertà personali. È in quel momento che è scattata la protesta di FdI, durata alcuni minuti, che ha portato Fabio Rampelli alla sospensione dei lavori.

Durante i minuti di pausa, Roberto Fico ha convocato i capigruppo dei partiti per dei consulti informali, in modo da accordarsi sui tempi e i modi della ripresa dei lavori. Una volta tornati in Aula, i parlamentari hanno respinto la questione pregiudiziale con 288 voto contrari, 51 voti favorevoli. Si registra un astenuto.

Forza Italia aveva preannunciato il voto contrario attraverso le parole di Andrea Mandelli, deputato e reponsabile Sanità del partito: "In questo decreto non viene stabilito alcun obbligo vaccinale e non ci sono limitazioni delle libertà personali. Al contrario, il Green pass è uno strumento per circolare liberamente e in sicurezza. Sapere che in un locale, in una palestra, in una piscina, accedono solo persone vaccinate, guarite dalla malattia o con un tampone negativo, non può che tranquillizzare il cittadino che vuole usufruire di quel servizio e chi in quell'esercizio opera".

Lo stesso aveva fatto il Movimento 5 stelle durante l'intervento dell'onorevole Antonio Federico: "Il Green Pass non è un meccanismo surrettizio per introdurre l'obbligo vaccinale ma uno strumento che, al contrario, garantirà ai cittadini maggiore spazi di libertà.

Come ha saggiamente spiegato il capo dello Stato Sergio Mattarella: 'La libertà è condizione irrinunziabile ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus, non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo'".

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