Cronaca locale

Una notte da incubo la Toscana va sott'acqua. Sette morti, due dispersi e 48mila senza luce

Una notte da incubo, con l'acqua che ha portato con sé almeno sei vite e costretto la gente a salire sui tetti per evitare di venire travolta dalla corrente

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Una notte da incubo, con l'acqua che ha portato con sé almeno sei vite e costretto la gente a salire sui tetti per evitare di venire travolta dalla corrente. Sono state 24 ore tragiche per l'intera Toscana, martellata da una pioggia incessante: un bilancio - ancora provvisorio - dell'ondata di maltempo parla di fiumi come il Bisenzio, la Sieve e il Serchio esondati, sottopassi allagati, 48mila persone rimaste senza luce, altre raggiunte con i gommoni dai vigili del fuoco e portate in salvo.

Si cercano ancora un paio di dispersi, e col passare delle ore il numero delle vittime si va stabilizzando. A perdere la vista sono stati due ottantaquattrenni a Montemurlo (Prato): si tratta di Teresa Pecorelli e di Alfio Ciolini, quest'ultimo con problemi di deambulazione. Una terza anziana, Giovanna Innocenti, ospite di una Rsa, è morta in serata a Rosignano (Livorno) durante le operazioni di trasferimento dei ricoverati. Morta anche una coppia a Lamporecchio (Pistoia): prima i sommozzatori hanno trovato il corpo di Antonino Madonia, 70 anni, e diverse ore dopo quello della moglie Teresa Perone, 65 anni, travolti dalla piena di un torrente mentre erano nella loro auto.

Ci sono poi alcuni casi di persone che hanno perso la vita nel contesto dell'emergenza, ma non è ancora chiaro il nesso di causalità: si tratta di una ragazza di 28 anni morta in seguito a un malore a Oste di Montemurlo (Prato) e di una 68enne trovata senza vita nella sua casa di Montale (Pistoia), colpita dal maltempo. Risultano invece dispersi un 84enne di Prato, che era in auto quando è arrivata l'ondata di piena del Bisenzio - per ora è stata trovata la carcassa della sua vettura - e il 69enne Gianni Pasquini, che venerdì sera si trovava a Campi Bisenzio ma non ha più fatto ritorno a casa.

Se il conto delle vittime e dei dispersi è in aggiornamento, non diversa è la situazione dei disagi: oltre 400 vigili del fuoco hanno lavorato per ore, effettuando centinaia di interventi e salvando intere famiglie dalle abitazioni invase dall'acqua. Oltre al personale del comando di Firenze con squadre di sommozzatori, soccorritori fluviali e quelli inviati dai comandi più vicini, sono giunti rinforzi da Biella e dalle Regioni della Lazio, Campania, Umbria, Piemonte, Puglia, Calabria e Lombardia. I problemi maggiori hanno coinvolto i comuni dell'hinterland fiorentino, da Barberino del Mugello a Borgo San Lorenzo, da Campi Bisenzio a Calenzano, da Empoli fino a Fucecchio e Vinci. A Carmignano (Prato) il torrente Furba è esondato e l'acqua ha portato via decine di auto. Allagati anche gli ospedali di Empoli e Prato, mentre l'intera rete autostradale ha vissuto fortissimi rallentamenti, con la chiusura di un tratto della A11 tra Firenze Ovest e Pistoia.

Anche a Firenze le auto sono rimaste bloccate nei sottopassi, i tombini sono saltati allagando le strade e almeno 10 alberi sono caduti abbattendosi sulle vie e sui binari della tramvia. Il forte vento ha creato disagi anche agli Uffizi: due finestroni affacciati sull'Arno non riuscivano a essere chiusi e con l'aiuto della Protezione Civile sono stati posizionati sacchi di sabbia per impedire che si aprissero. A Livorno, invece, la furia delle onde ha spazzato via la statua della «Ballerina», mentre un traliccio è caduto sulla linea ferroviaria tra Lucca e Viareggio.

In generale, nell'arco di appena tre ore sono caduti in media oltre 200 millimetri di pioggia sulla Toscana in una striscia che va dalla costa di Livorno fino al Mugello.

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