Coronavirus

Nuovi casi in aumento. L'onda rossa del virus adesso sfonda da Est

Allarme nei Paesi a basse vaccinazioni. La Bulgaria chiede aiuto all'Ue. Il Covid dilaga in Slovenia: il nodo dei transfrontalieri. In Italia crescono contagi (+37%) e ricoveri. La Lombardia: "C'è il rischio di zona gialla"

Nuovi casi in aumento. L'onda rossa del virus adesso sfonda da Est

L'ondata della pandemia arriva da Est e lambisce anche l'Italia. Regge ancora la diga dei vaccini ma nella nuova mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ecdc, 4 aree precipitano nel rosso: Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Marche e Calabria. E le regioni verdi si riducono a 3, Valle d'Aosta, Sardegna e Molise. Si dimezzano rispetto a una settimana fa, quando erano ancora sei. Il resto della penisola è tutto arancione.

I criteri di attribuzione dei colori da parte dell'Ecdc sono diversi da quelli scelti dal nostro governo. Si va in rosso se il tasso di notifica cumulativo dei casi di Covid19 in 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500. Poi c'è il rosso scuro che dilaga in Bulgaria e Romania dove purtroppo si è tornati a contare centinaia di vittime al giorno. La Bulgaria chiede aiuto alla Ue: servono ossigeno, respiratori e posti letto. In Slovenia dove due giorni fa il 40% dei testati in 24 ore è risultato positivo manca personale sanitario specializzato. Soffrono Germania e paesi scandinavi. Il virus rialza la testa anche in Spagna e Francia. E l'Olanda potrebbe essere il primo paese Ue a tornare in lockdown totale.

Oltre a segnare la risalita della curva pandemica nella mappa Ecdc ai colori corrispondono possibili progressive limitazioni di movimento. Dalle zone rosso scuro vengono scoraggiati tutti i viaggi considerati non essenziali, obbligatori test e quarantena. La nuova avanzata del virus ha diverse ragioni: l'arrivo della stagione fredda, la ripresa delle attività e soprattutto i varchi offerti dai non vaccinati che favoriscono la diffusione del virus e la propagazione di nuove varianti.

Che cosa possiamo aspettarci nelle prossime settimane? Il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, prevede un inevitabile peggioramento. «La Lombardia è una delle poche realtà che tiene, è ancora bianca perché siamo ancora su dati abbastanza buoni -dice Bertolaso- ma vediamo che ogni giorno si stanno incrinando e ci stanno portando verso una situazione che potrebbe cambiare da bianca a gialla». La Lombardia ieri ha registrato più di mille casi in 24 ore insieme al Veneto. Ma il giallo è ancora lontano grazie al basso tasso di ricoveri Covid mentre in Alto Adige sale la pressione sulle strutture sanitarie e di nuovo come conseguenza dell'aumento dei pazienti affetti da Sars Cov2 si devono congelare gli altri interventi che vengono rimandati.

La Fondazione Gimbe segnala che per la terza settimana consecutiva si registra un incremento dei nuovi casi settimanali, più 37,7%, evidenziato anche nella media mobile a 7 giorni, raddoppiata in un mese: dai 2.456 casi al 15 ottobre a 5.870 il 9 novembre.

L'Olanda di fronte agli oltre 16mila casi registrati ieri corre ai ripari. Già oggi il premier, Mark Rutte, potrebbe annunciare la cancellazione di eventi che prevedono grandi assembramenti, la chiusura di teatri e cinema e la chiusura anticipata di bar e ristoranti. Nessuna chiusura invece è prevista per le scuole.

Insomma in molti stanno seguendo l'esempio dell'Austria che ha deciso di imporre pesanti limitazioni a chi rifiuta la profilassi senza che ci sia un motivo medico: i non vaccinati sono oltre il 40% della popolazione. «È ormai chiaro che l'inverno e Natale non saranno confortevoli per chi non è vaccinato», promette il primo ministro austriaco, Alexander Schallenberg.

E poi c'è la Germania che registra oltre 50mila contagi in 24 ore ed evidentemente paga il basso tasso di vaccinazione.

«Dobbiamo prepararci all'inverno, il virus è ancora tra di noi e minaccia la salute dei cittadini», afferma Olaf Scholz, attuale vice e probabile cancelliere del prossimo governo tedesco.

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