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Omofobia, ultimo atto. Resterà solo un tema da campagna elettorale

Zan sfida Meloni-Salvini: "Amici di Orban, sbrighiamoci". Renzi al Pd: "Legge, non like"

Omofobia, ultimo atto. Resterà solo un tema da campagna elettorale

Si parlerà ancora di ddl Zan al Senato, non è escluso che qualcuno tenti una mediazione dell'ultima ora, ma tutto lascia pensare che la legge verrà rimandata a settembre. Una pausa che potrebbe offrire «il tempo per una riflessione meno ideologizzata», come suggerisce il Sir, l'agenzia della Cei. I vescovi italiani chiedono modifiche insieme a un nutrito gruppo di giuristi e politici di destra e di sinistra, credenti e non credenti. Ma nel rinvio c'è il rischio concreto di trasformare in argomenti da campagna elettorale per le amministrative la possibilità di una seria legge di contrasto all'omofobia e alla transfobia sulla quale quasi tutte le forze politiche sono d'accordo, ma che molti politici preferiscono continuare a usare come slogan per il voto.

Il deputato dem Alessandro Zan, attivista lgbt divenuto noto per il ddl (oltre che per la sponsorizzazione da Fedez) ha sfilato sabato scorso al Gay Pride di Budapest e ne è tornato con una convinzione diversa da quella del Pd, ovvero che la legge vada approvata subito, ma anche ribadendo che Lega e Fratelli d'Italia siano avversari da combattere proprio per i loro legami con il premier ungherese: «Sbrighiamoci, approviamo in fretta in Italia la legge contro l'omotransfobia, perché Salvini e Meloni che di Orban sono amici, potrebbero esportare da noi le norme che violano i diritti umani».

Matteo Renzi, tornando ad attaccare il Pd, ha parlato della legge durante la presentazione del suo ultimo libro Controcorrente a Gallipoli: «La sinistra ha detto che ormai il ddl Zan si fa a settembre, ecco il punto fondamentale, la differenza tra inseguire i like e fare politica. Noi la legge la vogliamo, altri fanno le bandierine». Una nuova allusione agli influencer Fedez e Chiara Ferragni, che Renzi ha affrontato frontalmente nonostante i loro milioni di follower.

La cronaca offre esempi assai tristi, come la vicenda della coppia omosessuale aggredita a Palermo perché mano per la mano. I responsabili sarebbero tre giovani, tra i quali due minorenni. Se la condanna è unanime, più difficile è concordare su quale sia la legge migliore per contrastare questi crimini, soprattutto da quando il dibattito è diventato più mediatico che di sostanza, fino al punto che Fedez si è offerto di aiutare Zan nella causa di aiutare i bambini a cambiare sesso. A dirla tutta, Fedez ha recentemente sposato un'altra questione a dir poco spinosa come l'eutanasia.

Sull'omofobia sono state Italia viva e Forza Italia a riaprire il dibattito su un nuovo accordo, con modifiche agli articoli 1 (l'identità di genere), 4 (la libertà di opinione) e 7 (l'autonomia delle scuole per la giornata contro l'omotransfobia). Il segretario leghista Salvini si è detto disponibile.

Il Pd di Enrico Letta finora si è opposto a ogni modifica, se non a qualche ordine del giorno sui punti controversi, che però - è l'obiezione - non risolverebbero uno dei maggiori limiti contestati alla legge: la mancanza di chiarezza e l'eccessiva discrezionalità dei giudici.

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