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Pagelle, carriere, elezioni: il Csm boccia la riforma

Il testo in Aula a fine mese La Cartabia: "Si deve arrivare a una sintesi"

Pagelle, carriere, elezioni: il Csm boccia la riforma

La bocciatura del Csm è netta su diversi punti cardine della riforma Cartabia, dal sistema elettorale alle «pagelle» dei magistrati, dallo stop alle «porte girevoli» anche per i tecnici prestati alla politica al voto degli avvocati sulla professionalità di giudici e pm. Il parere critico approvato all'unanimità dalla Sesta Commissione di Palazzo de' Marescialli oggi sarà discusso dal plenum e domani votato, ma non dovrebbe incontrare ostacoli tra le correnti o tra i laici, salvo qualche modifica in corso d'opera.

La riforma di Csm e ordinamento giudiziario è in commissione Giustizia alla Camera e, anche dopo il taglio deciso dalla presidenza, deve misurarsi con circa 250 emendamenti dei mille presentati. L'arrivo in aula è previsto per fine mese e la Guardasigilli sottolinea che si deve arrivare ad «un punto di sintesi» per vararla entro quest' anno, senza il voto di fiducia, perché non è tra quelle per il Pnrr ma la Commissione europea la considera «complementare» al piano. Se le difficoltà non mancano sul fronte politico, altrettanto succede su quello della categoria in toga. Nelle 142 pagine del parere, per cominciare, si giudica negativamente il nuovo sistema elettorale maggioritario, con una quota proporzionale che però sarebbe «insufficiente» per rappresentare i gruppi minori. In sostanza, il Csm suggerisce a Marta Cartabia di ampliare la quota e non è detto che ciò rientri tra le sue prerogative.

Quanto alle misure per la parità di genere, «appaiono migliorabili, perché limitate alla uguaglianza numerica di candidature» e altra «criticità è rappresentata dalla individuazione discrezionale dei collegi elettorali a cura del ministro, con conseguente rischio di una modifica strumentale della composizione dei collegi al fine di orientare il risultato elettorale» e di un attentato al principio di autonomia e indipendenza della magistratura. Capitolo valutazioni delle toghe, con i giudizi discreto, buono, ottimo. Per la Commissione «portando ad una inammissibile classifica tra magistrati dell'ufficio, potrebbe finire per stimolare quel carrierismo che la riforma vorrebbe invece eliminare». Che poi gli avvocati possano votare nei consigli giudiziari determinando gli avanzamenti di carriera delle toghe genera «forti perplessità», soprattutto perché esercitano nello stesso distretto.

Attira critiche anche l'obiettivo di separare almeno in parte la sezione disciplinare dal resto del Consiglio, con incompatibilità per i suoi membri che, si legge nel parere, li escluderebbe «irragionevolmente» dalle altre attività, senza vantaggi di celerità né di migliore immagine di imparzialità. Valutazione positiva sullo stop alle «porte girevoli» per magistrati eletti, ma «criticità» sul nuovo ruolo: se a fine mandato andassero al Massimario della Cassazione sarebbero tutti premiati. No secco all'inclusione «irragionevole» dei tecnici, come capi di gabinetto dei ministri, in questa categoria esclusa temporaneamente dalle funzioni giudiziarie.

Dubbi di legittimità costituzionale, infine, sui progetti organizzativi delle procure da inviare al ministro per «eventuali osservazioni».

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