I toni che Pierluigi Bersani ha scelto per un'iniziativa a Genova non sono piaciuti ad Italia Viva che osserva come l'ex leader del Pd tenda a parlare di Matteo Renzi come se quest'ultimo fosse un vero e proprio avversario.
Bersani ha detto la sua sulla formazione renziana durante un evento che, stando a quanto leggiamo, è stato organizzato nel capoluogo ligure dalla Fondazione Ds: "Italia Viva - ha fatto presente il deputato di Liberi ed Uguali - va dove la porta il cuore, non possiamo stare dietro a queste cose. Chi vuol tenersi le mani libere, sfruttare utilità marginali faccia la sua strada: provate pure a fare un partito di centro, sareste gli unici a riuscirci in questa fase dove in tutto il mondo si creano grandi schieramenti di qua o di là".
In realtà, l'onorevole dimentica casi plateali come quello de la Republique En Marche! in Francia (e dunque di Renew Europe in Ue), dove la post ideologia resta la chiave per comprendere la parabola di Emmanuel Macron. Comunque sia, Bersani ha poi continuato: "In un nuovo partito della sinistra plurale sono sicuro che non ci troveremo con Italia Viva, per le scelte che han già fatto loro e che conosco da un po'".
L'ex leader del centrosinistra, che vorrebbe rientrare tra le fila del Partito Democratico ma che per ora ha trova la strada sbarrata per via della volontà dei centristi che dimorano ancora tra le fila del partito guidato da Enrico Letta, dispensa dunque consigli sulla natura di un "nuovo partito" del domani, non disdegnando al contempo di attaccare l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Proprio una renziana ed esponente ligure, ossia l'onorevole Raffaella Paita, ha deciso di replicare alle argomentazioni del membro di Leu: "Bersani parla di Matteo Renzi come di un nemico - premette via Facebook la presidente della commissione Trasporti della Camera dei deputati - . Lo fa nel corso di una iniziativa a #Genova (a quanto risulta organizzata dalla fondazione DS, strane queste fondazioni che fanno politica!) a sostegno di Ariel dello Strologo, alla presenza del Ministro Orlando (che è stato anche ministro del governo Renzi)".
L'onorevole Raffaella Paita incalza: "Ricordo che non c’è mai stato un presidente del consiglio più vicino a Genova.
Renzi ha voluto lo sblocco dei lavori del Bisagno (per fare un esempio tra tanti). Non intendo fare elenchi, tanto non servono. Solo evidenziare che questo grumo di livore non serve a Genova. Genova merita di più", chiosa la renziana.
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