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"Quirinale? Berlusconi rappresenta il centrodestra"

Per la senatrice Paola Binetti, impegnata nell'assemblea nazionale dell'Udc, il centrodestra deve puntare su Berlusconi per il Colle. Doppio "no" all'eutanasia

"Quirinale? Berlusconi rappresenta il centrodestra"

L'Udc è in piena assemblea nazionale, ma la politica impone una tabella di marcia ristretta: le discussioni sul futuro del Quirinale sono aperte, mentre in Parlamento ha fatto capolino il dibattito sull'eutanasia, con il referendum promosso da Marco Cappato a fare da qualcosa in più di un semplice sfondo. La senatrice Paola Binetti non ci gira troppo attorno: per il suo partito, è Silvio Berlusconi a dover rappresentare il centrodestra in vista della partita per il Colle. Sull'eutanasia, invece, la parlamentare dell'Udc si esprime con un doppio no: il primo è riservato ad un provvedimento legilsativo e l'altro è riferito all'appuntamento referendario.

Senatrice Binetti, con questa assemblea nazionale, il centro del centrodestra si rilancia. Giusto?

"L’Udc ha l’obiettivo di riunire tutti i piccoli pianeti che ruotano attorno all’area centrista del nostro Paese. Il centro è essenziale per la tenuta del sistema politico nazionale. Adesso occorre necessariamente mettere insieme questi piccoli pianeti riunendoli in un’unica galassia. Oggi si è tenuta l’Assemblea nazionale dell’Udc a cui hanno partecipato tutti i leader della coalizione del centrodestra. Tutto il centrodestra è venuto a trovarci nella nostra casa. Abbiamo valori che condividiamo da sempre. La nostra è una sinergia sincera. Il centrodestra vince soltanto se il centro è compatto".

In alcune realtà, vedasi il Sud, l’Udc sembra più strutturato che altrove. Ma esistono anche tanti cespugli...

"Il nostro partito riunirà tutte le anime del centro. Penso a Matteo Renzi, a Maurizio Lupi, a Luigi Brugnaro. É necessario, come sostiene il nostro segretario nazionale, mettere insieme tutte queste anime. L’Udc sarà protagonista di questo ambizioso progetto che garantirebbe equilibrio e solidità politica. L’Udc sarà la quarta gamba del centrodestra e contribuirà ai successi dell’intera coalizione a partire dall’imminente elezione del Presidente della Repubblica".

Per il Quirinale si è già espresso il segretario Lorenzo Cesa...

"Per quanto riguarda il Quirinale il centrodestra ha espresso il suo candidato che è Silvio Berlusconi. É stato l’unico presidente realmente eletto dal popolo che ha governato rispettando sempre questa mission. È stato vittima di un accanimento giudiziario senza precedenti. É giusto che abbia, dunque, questa opportunità in quanto rappresenta in pieno gli ideali e i valori del centrodestra. Se c’è una alternativa a Berlusconi deve emergere in ogni caso un nome proveniente dall’area del centrodestra".

Si fa un gran parlare di una nuova legge sull’eutanasia. Qual è la posizione in merito dell’Udc?

"Sull’eutanasia l’Udc ha una posizione ferma che è stata ribadita più volte anche dal segretario Cesa. Siamo del tutto contrari, il diritto alla vita va sempre preservato. L’eutanasia non va confusa con l’accanimento terapeutico che rende impossibile la vita dei pazienti. Piuttosto che proporre una legge sull’eutanasia, come sostenuto dai grillini e dal Pd, è urgente potenziare le cure palliative qualificate, investendo risorse sui centri contro il dolore. La legge sostenuta da Pd e Movimento 5 stelle è puramente ideologica. Quando arriverà al Senato non la voterò. L’Italia non ha bisogno di una legge sull’eutanasia, serve invece una svolta positiva sull’assistenza ai pazienti fragili".

Perché un elettore di centrodestra dovrebbe contrastare l’annunciato referendum sulla liberalizzazione eutanasia?

"Il referendum sull’eutanasia che ha avuto come principale proponente Marco Cappato è stato visto come una vittoria per il Paese. Cappato vuole proporre la legalizzazione dell’omicidio del consenziente. C’è un trionfalismo inaccettabile rispetto a un tema molto delicato come quello del fine vita.

Il mondo dell’associazionismo cattolico svolgerà un ruolo decisivo affinché venga tutelato il diritto alla vita, unico valore da cui ripartire".

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