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Rai, dal cda il via libera alla Soldi e a Fuortes

Il Consiglio di amministrazione ha dato il via libera. Adesso la palla passa alla Vigilanza: ecco che cosa può succedere adesso

Rai, dal cda il via libera alla Soldi e a Fuortes

Dal Consiglio di amministrazione della Rai è arrivato il via libera: Marinella Soldi è il nuovo presidente con cinque voti favorevoli e un astenuto. L'ok è stato dato da Francesca Bria, Simona Agnes, Igor De Biasio, Alessandro Di Majo e Carlo Fuortes, mentre Riccardo Laganà ha preferito astenersi. La neo presidente entrerà nel pieno delle sue funzioni dopo l'approvazione da parte dei due terzi dei componenti della Commissione parlamentare di Vigilanza, ovvero 27 voti su 40: il voto in Vigilanza dovrebbe tenersi la prossima settimana. Contestualmente è stato comunicato che Carlo Fuortes è il nuovo amministratore delegato. Lo fa sapere Viale Mazzini in una nota ufficiale. Nei giorni scorsi era arrivata la decisa accelerata di Mario Draghi: il premier aveva fatto i nomi propri di Soldi e Fuortes come possibili vertici Rai, incassando poi il semaforo verde da parte del Consiglio dei ministri.

Ma la partita è (ancora) aperta

Marinella Soldi è una manager, esperta di leadership coaching, attualmente presidente della fondazione Vodafone Italia e consigliere indipendente di Nexi, Italmobiliare e Ariston Thermo. Tuttavia, come già detto, dovrà attendere il via libera definitivo della commissione di Vigilanza. Un passaggio che, fanno sapere fonti della maggioranza, "non è scontato". Le iniziali perplessità di Forza Italia e Lega sono state più o meno placate grazie all'elezione di De Biasio e Agnes tanto che, fanno notare dal "centrodestra di governo", gli unici voti contrari alla Soldi potrebbero arrivare da Fratelli d'Italia.

Presto sarà tempo di fare i conti con i numeri. Già da ora si può provare a ipotizzare un quadro generale: al momento la Soldi potrebbe contare - almeno sulla carta - su 23 voti, ovvero quelli di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Liberi e uguali, Italia Viva e Gruppo Misto. Ma da soli non bastano: per avere l'ok ufficiale dovrà aggiudicarsi anche alcuni "sì" di Forza Italia e Lega.

I malumori di FdI

Nel frattempo si fanno crescenti i malumori di Fratelli d'Italia, che ha denunciato con una certa irritazione l'esclusione dal consiglio di amministrazione della Rai. Il presidente Giorgia Meloni ha protestato con veemenza chiedendo l'intervento della massime istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "È una violazione senza precedenti delle più banali norme del pluralismo. Fratelli d'Italia non ha alcuna presenza o rappresentanza né nel cda della Rai né alla presidenza della commissione di vigilanza Rai che di prassi spetta all'opposizione", ha lamentato la leader di FdI.

Ryszard Legutko e Raffaele Fitto, i co-presidenti del gruppo dei Conservatori Ecr a Strasburgo di cui la Meloni è numero uno, hanno annunciato un'interrogazione scritta per sollecitare l'intervento della Commissione europea.

A cui chiederanno "se non ritiene che tutto ciò possa rappresentare una violazione del diritto al pluralismo, alla libertà dei media e dei mezzi d'informazione, e in tal caso quali azioni intende intraprendere nei confronti del governo italiano al fine di colmare questo vulnus democratico".

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