Guerra in Ucraina

Reporter russa uccisa dai raid. Kharkiv, mille case distrutte

Oksana Baulina di "The Insider" morta nella capitale. A Sumy segnalati disertori tra le file dell'armata rossa

Reporter russa uccisa dai raid. Kharkiv, mille case distrutte

I bambini di Kharkiv intonano nelle stazioni della metro l'inno nazionale, e il loro «non è ancora morta la gloria dell'Ucraina, né la sua libertà» viene in parte soffocato dalle esplosioni delle bombe che piovono dal cielo. Il video sta diventando virale, soprattutto per questa discrepanza nell'audio: da una parte la speranza, dall'altra i bombardamenti senza sosta. La città rischia di fare la fine di Mariupol, le forze armate ucraine provano a respingere l'attacco dei micidiali elicotteri K-52 che hanno messo a ferro e a fuoco le aree residenziali e il centro storico. Un migliaio le case devastate. Sotto le macerie ci sono morti e feriti, ma nessuno prova a raggiungere la zona martellata dalle esplosioni. I soccorritori sono riusciti ieri ad avvicinarsi solo all'edificio dell'amministrazione statale regionale, bombardato dalle truppe russe all'inizio del conflitto, trovando i corpi di 24 persone.

Si combatte anche a Mariupol, dove le forze russe e i separatisti del Donbass hanno assediato il cuore della città. Le immagini satellitari mostrano un paesaggio carbonizzato, edifici in fiamme e il fumo che fluttua sulla città. Una colonna di 11 pullman, vuoti, diretti verso la località portuale per raccogliere rifugiati, è stata bloccata e sequestrata dai soldati russi. I miliziani hanno preso i bus, assieme agli autisti e al personale d'emergenza, e li hanno portati in una località al momento sconosciuta. I pullman sono stati bloccati a un checkpoint fuori Mangush, a una quindicina di chilometri a Ovest di Mariupol. Nonostante tutte le difficoltà altre 7mila persone sono riuscire a mettersi in salvo. Più di 100mila restano bloccate. Durante i bombardamenti è stato distrutto il Museo d'Arte. Ed è stata uccisa Kateryna Dyachenko, ginnasta ucraina 11ene, vittima del crollo della sua abitazione bombardata in un raid. Nella regione del Donetsk sono state colpite le città di Avdiivka e Marinka, e occupata Volnovakha. I russi hanno attaccato con aerei, artiglieria pesante e installazioni dal mare. In tutta l'area non c'è più corrente elettrica, scarseggia l'acqua, ed è impossibile aprire un corridoio umanitario. Nel vicino distretto di Luhansk, a Rubizhne, due bambini e un adulto sono rimasti uccisi per l'esplosione di missili che si sono abbattuti su un edificio. A Sud continuano le attività navali nel Mar Nero che non hanno comportato la temuta invasione di Odessa con mezzi anfibi.

I russi sono molto più attivi nelle zone di mare dell'Est. Mykolaiv è stata bombardata, le truppe di Mosca si trovano al momento a 40 km dalla città. L'esercito ucraino sta cercando di allontanarle il più possibile, ma è difficile capire per quanto resisterà il sistema di difesa anti-aereo. Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, ha accusato i militari russi di sequestrare le attività commerciali in città, peggiorando ulteriormente le condizioni di vita dei cittadini. Fedorov, che è stato sequestrato per cinque giorni dai russi, ha raccontato che l'80% della popolazione non ha più cibo né farmaci. Nei territori occupati della regione di Zaporizhzhya, gli invasori stanno cercando di ricostituire le riserve di carburante sottraendolo ai veicoli della popolazione civile e degli agricoltori.

Una notizia che potrebbe avere importanti sviluppi arriva invece da Sumy, quasi al confine con la Russia, dove alcune unità delle truppe d'invasione si stanno rifiutando di combattere. L'ha rivelato il capo dell'amministrazione militare della regione, Dmytro Zhyvytskyi, spiegando di aver captato una comunicazione radio. I «disertori» potrebbero essere rimpiazzati dai bielorussi, ai quali, secondo il ministero della Difesa ucraino, sarebbe stato offerto da Mosca un sostegno monetario per un importo di 1.500 dollari al mese e l'addestramento preferenziale negli istituti di istruzione superiore militari russi.

Intanto si segnala il nuovo tributo di sangue tra gli operatori dell'informazione.

La giornalista russa di The Insider Oksana Baulina ha perso la vita a Kiev mentre stava riprendendo la distruzione del quartiere Podolsk, uccisa dall'artiglieria russa.

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