"San Silvestro in famiglia e test agli eventi affollati. L'anno nuovo dell'Italia non finirà come Londra"

Il membro del Cts: "No ai tamponi per cinema e teatri. Attenti a Omicron senza fare terrorismo"

"San Silvestro in famiglia e test agli eventi affollati. L'anno nuovo dell'Italia non finirà come Londra"

«Il Capodanno festeggiamolo in famiglia con una bella bottiglia di spumante assieme a gente vaccinata e che conosciamo. Quest'anno non è ancora tempo di veglioni e feste di piazza». Fabio Ciciliano, membro del Cts, spiega come si può accogliere il nuovo anno in allegria senza correre troppi rischi.

Ma saranno autorizzate le feste di piazza?

«Ora molto sindaci illuminati le stanno eliminando per evitare gli assembramenti. Ma sarebbe bene estendere questo divieto a tutto il paese. Urla, grida, baci e abbracci senza mascherina sono molto rischiosi».

Per Capodanno serviranno i tamponi anche ai vaccinati?

«Pure il vaccinato può trasmettere il virus e quindi gli antigenici sono utili nelle discoteche e nei locali affollati perché sono un meccanismo di elevazione del sistema di controllo. L'alternativa è limitare del tutto le feste di fine anno anche al chiuso».

Molti sono contrari ai tamponi per chi è immunizzato. Lei no?

«Gli antigenici hanno una sensibilità inferiore ai molecolari, ma se i contagi dovessero aumentare condivido la scelta di estenderli ai vaccinati per eventi di grande assembramento. La stessa cosa non è accettabile per i ristoranti, cinema, teatri. Se sto seduto e zitto, onestamente non vedo il rischio».

Siamo davvero così in emergenza, a rischio di arancione?

«Non dobbiamo fare terrorismo mediatico: oggi il paese è aperto e i decessi sono un decimo di quelli dell'anno scorso quando, di questi tempi, eravamo blindati. Quindi non dobbiamo sperperare il nostro vantaggio rispetto agli altri paesi. Però bisogna essere pragmatici e avere un'elevata attenzione per Omicron. La circolazione, anche se sottostimata, è abbastanza bassa in Italia. Ma non conosciamo la severità dei sintomi e l'impatto sugli ospedali anche se su milioni di contagi per Omicron negli Usa non si vedono complicanze».

Attualmente i reparti sono pieni di no vax.

«Nell'ultimo mese di sorveglianza, ci sono stati 3 decessi su 100 mila tra i vaccinati con terza dose, 18 con due dosi, 153 tra i no vax».

Ci sono ancora 6 milioni di non vaccinati.

«Dal punto di vista tecnico l'obbligo vaccinale sarebbe la soluzione anche perché convincerebbe la maggioranza, cioè gli indecisi».

E poi ci sono i furbetti.

«Si, stanno fioccando un sacco di esenzioni finte, soprattutto nel personale scolastico: si fanno certificare dai medici patologie non corrispondenti a quelle inserite nella circolare ministeriale per ottenere il green pass. E pure alcuni medici di famiglia rilasciano certificazioni, anche se non sono autorizzati a farlo».

Le vaccinazioni dei bambini?

«La stragrande maggioranza dei contagi è nella fascia 0-9. Bisogna convincere con informazioni chiare e corrette. Purtroppo non aiutano le valutazioni approssimative e personali di alcuni famosi colleghi dichiarate anche in tv».

Mascherine all'aperto per tutti?

«Il loro utilizzo è premiante anche se alcuni politici non la vogliono».

E sui mezzi pubblici?

«Contro la Omicron vanno meglio le Fp2, io la raccomanderei sui bus, metrò, ma anche nei centri commerciali o nelle vie in cui si accalca molta gente».

Che strategia suggerisce?

«Muoverci in due direzioni. Terze dosi e vaccinazioni ai bambini e rispettare le regole di comportamento, mascherine, distanziamento e lavaggio mani: prima lo si faceva ogni due minuti. Ora si è persa questa abitudine».

Come lo vede il nuovo anno?

«Io lo vedo bene. Mentre l'anno scorso mi cadeva l'occhio sui contagi, ora mi cade l'occhio sui ricoveri che stanno reggendo. Non faremo la fine dell'Inghilterra e dell'Olanda».

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