Elezioni politiche 2022

"Con lui 300mila vittime di Covid": Crisanti la spara grossa contro Salvini

Perfettamente allineato al pensiero dem, Crisanti lancia pesanti attacchi sul leader della Lega: "Con lui al governo 300mila vittime di Covid"

"Con lui 300mila vittime di Covid": Crisanti la spara grossa contro Salvini

Passato nelle fila del Partito democratico, il microbiologo Andrea Crisanti prende esempio dai nuovi compagni dem e passa ad attaccare Matteo Salvini, rispondendo anche alle considerazioni del leader della Lega.

"Salvini critica la mia candidatura con il Pd? Forse dovrebbe pensare a tutti gli errori di valutazione che ha commesso, sia in politica estera che sulla sanità pubblica", afferma Crisanti, durante la sua ospitata a The Breakfast Club, trasmissione su Radio Capital.

La frecciatina del segretario del Carroccio deve aver fatto saltare la mosca al naso al microbiologo, che non ha perso tempo per rispondere. Soltanto l'altro giorno, commentando la candidatura di Crisanti, Matteo Salvini aveva dichiarato che la notizia dell'arruolamento dell'accademico in casa Pd faceva capire tante cose, e ciò è bastato a provocare la reazione del soggetto tirato in causa.

Crisanti, infatti, la spara grossa, arrivando a dire oggi che se durante l'emergenza sanitaria ci fosse stato Salvini al governo "ora ci sarebbero 300mila vittime di Covid al posto di 140mila e oggi saremmo allineati con Putin. Salvini critica me, ha altre cose a cui pensare."

E cosa dire, allora, dell'operato del ministro della Salute Roberto Speranza? Fin troppo buono il giudizio di Crisanti, che adesso dichiara: "Sono stati fatti errori all'inizio, ma il ministro ha collaborato con dirigenti incompetenti, scelta che non dipendeva da lui. Tutti i politici e i medici all'inizio facevano a gara per minimizzare, io sono stato l'unico a metter in evidenza il fatto che stava per scoppiare un disastro".

La risposa di Calderoli

A replicare alle pesanti accuse di Andrea Crisanti è il senatore della Lega e vice presidente del Senato Roberto Calderoli, che ricorda al microbiologo le sue dichiarazioni su quanto accaduto in nord Italia. "Un consulente che, audito dalla procura di Bergamo sull'indagine sulle migliaia di morti per la prima ondata nel territorio bergamasco, ha dichiarato che la mancata istituzione della zona rossa in Val Seriana ha provocato circa 4000 morti", ricorda lo storico rappresentante del Carroccio."Salvini e la Lega, e Crisanti lo sa benissimo, in quel febbraio e marzo 2020 non erano al Governo e non potevano decretare zone rosse che comportavano l'impiego di militari per presidiarne i confini. Era un compito che spettava solo al Governo PD-Cinque Stelle... Crisanti così smentisce se stesso".

È davvero molto triste, chiosa Calderoli,"arrivati a fare campagna elettorale sui morti, quelli veri".

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