Interni

Segni positivi per il 2023: sale la decontribuzione. Il reddito resta un rebus

Tra i ritocchi in extremis sgravi a 8mila euro anche per donne e under 36. Il turismo vola

Segni positivi per il 2023: sale la decontribuzione. Il reddito resta un rebus

Le ultime novità sulla manovra arrivano anche in Aula. La soglia massima per l'esonero contributivo totale viene innalzata da 6 a 8mila euro anche per coloro che assumono donne svantaggiate, giovani under36 oltre ai percettori del reddito di cittadinanza, come già stabilito nel primo passaggio in commissione Bilancio.

Ma proprio sull'incentivo ad assumere i beneficiari del sussidio in virtù della sua rimodulazione ha generato nuove polemiche. In un nuovo decreto Lavoro, atteso a gennaio, si dovrebbe porre ordine ai criteri per la stretta sull'erogazione del benefit agli occupabili. Secondo Maria Cecilia Guerra (Pd), sarebbe stato eliminato l'aggettivo «congrua» ma non il riferimento normativo per cui il reddito non decadrebbe al primo rifiuto.

Per il resto, l'ultimo miglio della manovra che stamani sarà approvata alla Camera porta a destinazione (il passaggio in senato sarà formale) libererà 21 miliardi per il taglio degli oneri impropri delle bollette per tutti con il rafforzamento del bonus sociale (il tetto Isee passa da 12 a 15mila euro). Confermato l'esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro. Il taglio sale al 3% per redditi fino a 25mila euro. Tassati al 5% i premi di produttività fino a 3mila euro. Per autonomi e partite Iva la tassa piatta è estesa ai redditi fino a 85mila euro e arriva una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40mila euro. La tregua fiscale prevede, infine, dieci diverse modalità di regolarizzazione: dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro alla definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie. La spinta ai consumi culturali per i neomaggiorenni resta, ma per chi compirà 18 anni nel 2023 cambia faccia rispetto al bonus renziano: 18App si sdoppia in due bonus cumulabili dal 2024 con 500 euro per chi ha Isee fino a 35mila euro e 500 euro per chi ottiene 100/100 all'esame di maturità.

La manovra è comunque «figlia» di un quadro macroeconomico difficile ma dal quale emergono cauti segnali di ottimismo. Ieri l'Istat ha reso noto che per il secondo mese di fila l'indice di fiducia di fiducia di consumatori e imprese è aumentato, passando rispettivamente a 107,8 e a 102,5 punti. Per le famiglie vanno bene il clima economico e le aspettative, meno bene i giudizi sul bilancio famigliare colpito da un'inflazione a un soffio dal 12%. Per le imprese la fiducia migliora in tutti i comparti, specie nelle costruzioni e nel commercio e turismo.

Non a caso Confcommercio prevede che quasi 20 milioni di italiani faranno una vacanza tra Natale e Capodanno. I flussi di viaggiatori si avvicinano a quelli del 2019 anche se il fatto che le due festività cadano di domenica non favorisce certo lunghi viaggi, almeno per chi ha impegni lavorativi. Il giro di affari si aggira sui 9.5 miliardi di euro. «Un buon segnale per tutta la filiera turistica e per il Paese, ma la spesa è ancora debole e i problemi strutturali restano irrisolti. Proprio per questo il turismo deve avere maggior peso nelle politiche del governo perché se cresce il turismo cresce l'intera economia», ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Ne è conscia la ministra Daniela Santanché.

«Dati importanti - ha spiegato - che certamente non distolgono l'attenzione da quelli che sono i problemi strutturali di un comparto che ha sofferto molto prima per il Covid e ora per la crisi energetica».

Commenti