Cronaca nera

Sfregia la ex in strada e uccide il suocero. Il killer aveva il divieto di avvicinamento

Grave la donna, il padre l'ha difesa ed è morto di infarto. L'uomo è uno stalker

Sfregia la ex in strada e uccide il suocero. Il killer aveva il divieto di avvicinamento

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Sfregia la ex in strada e uccide il suocero. Il killer aveva il divieto di avvicinamento

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Una scenata dopo l'altra, incurante della presenza di estranei. Al telefono, in strada, di fronte al posto di lavoro. La più recente, una settimana fa, aveva richiesto ancora una volta l'intervento delle forze dell'ordine. Che gli avevano «sventolato» in faccia il divieto di avvicinamento e i due provvedimenti per stalking che, per legge, dopo le denunce della ex moglie, avrebbero dovuto impedire a lui, il 40enne Marco Manfrinati, di cercare di raggiungere e trovarsi accanto alla giovane donna, Lavinia Limido, 36enne. Tutta teoria e niente pratica per questo ex avvocato di 40 anni (si era cancellato dall'Ordine degli avvocati prima che fosse avviato un procedimento disciplinare a suo carico, ndr) residente a Busto Arsizio (Va) che pare si lasciasse fin troppo facilmente sopraffare dalla rabbia da circa tre anni. Cioè da quando, volenti o nolenti, era stato costretto a lasciarsi alle spalle il suo matrimonio. Ieri, poco dopo le 12.30, quello che molti, tra i conoscenti, temevano da tempo. Manfrinati ha raggiunto la ex nel suo studio, dove la donna lavorava con il padre, in via Ciro Menotti, nella zona di Casbeno, zona residenziale a due passi dalla questura e dal centro di Varese. Ha atteso che la donna uscisse in strada per la pausa pranzo, quindi le ha teso un agguato, avventandosi su di lei e colpendola più volte al collo e al volto con un coltello da cucina, tentando di ammazzarla. Glielo ha impedito proprio l'intervento dell'ex suocero, Fabio, geologo settantunenne, che ha raggiunto la coppia correndo, allertato dalle urla della figlia e ha cercato di difenderla frapponendosi tra lei e l'ex genero. All'arrivo dei soccorsi, però, oltre a una ferita in faccia e a una mano, il dottor Limido era rimasto vittima di un arresto cardiocircolatorio. Che, nonostante le manovre di rianimazione dei soccorritori e l'intervento dell'elisoccorso, lo ha ucciso poco dopo il suo arrivo all'ospedale di Circolo di Varese. Lo stesso dove è stata ricoverata la figlia che, operata d'urgenza, resta in prognosi riservata e in pericolo di vita.

Mentre i soccorritori erano in via Menotti e Manfrinati veniva piantonato dai poliziotti delle «Volanti» che non hanno faticato a disarmarlo e a sequestrargli il coltello, sul posto è giunta la moglie 63enne della vittima e madre della donna accoltellata dall'ex: subito circondata dai vicini e dagli amici la donna ancora non sapeva che il marito era spirato, ed è stata portata anche lei all'ospedale Circolo in preda a un malore.

Alta la tensione quando Manfrinati è stato portato via dalla polizia: alcune persone gli hanno urlato contro «assassino!».

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