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Il centrodestra sfiora il 50%. Il Pd le prova tutte, ma il crollo continua

La coalizione è data al 49,9%, Forza Italia in crescita sopra il 10%. Il Pd in calo punta sui diritti civili e rilancia il ddl Zan

Il centrodestra sfiora il 50%. Il Pd le prova tutte, ma il crollo continua

È vero, c'è la guerra. Ma il conto alla rovescia verso la primavera del 2023, e dunque verso le elezioni politiche, procede senza interruzioni. E mentre le polemiche interne sono (quasi) del tutto sospese per ciò che accade in Ucraina, l'elettorato italiano si muove da uno all'altro partito. Cresce, intato, la fiducia verso Mario Draghi, ora al 53,9% e in rialzo dello 0,3% negli ultimi sette giorni. A rivelarlo è l'ultimo sondaggio di Dire-Tecné.

La rilevazione, commissionata da Libero, segnala anzitutto il consolidamento del centrodestra, a un soffio dalla maggioranza assoluta con il 49,9% delle preferenze. A guidare saldamente la coalizione è Fratelli d'Italia (21,6%, +0,1% rispetto a sette giorni fa), seguita dalla Lega al 16,1% (-0,2% in una settimana). Il consenso di Forza Italia è stabile sopra i dieci punti percentuali (10,6%, + 0,2% in sette giorni), seguono poi le formazioni minori che portano le preferenze di coalizione a un decimale dal 50%. E mentre il centrodestra si rafforza, il centrosinistra perde voti e si ferma al 37,5%. Il Partito democratico si ferma al 21,2% (-0,3% in una settimana), mentre tutte le possibili stampelle della coalizioni si aggirano attorno alla soglia di sbarramento: Italia Viva è al 3%, Europa Verde al 2,4% e Sinistra Italiana al 2,3%. Poco più sopra la minicoalizione Azione/+Europa, che raggiunge per la prima volta il 5%. In caduta libera il Movimento 5Stelle, ormai al 12,3% e in calo dello 0,1% nell'ultima settimana.

Per tamponare la fuoriuscita di voti, i dem hanno deciso di puntare su alcune vecchie (e già fallite) battaglie, prima su tutti quella che riguarda il ddl Zan: il deputato e primo firmatario della legge ha annunciato che a fine aprile il Pd tenterà di nuovo di far passare la legge in Parlamento. Poi ci sono i diritti civili. Solo nell'ultima settimana - e dopo la spinta di Enrico Letta, che ha chiesto ai suoi di premere di più sui temi più cari alla sinistra - sono state approvate due norme molto vicine al mondo di sinistra: in Prima Commissione è stato approvata una bozza della nuova legge di cittadinanza, che prevede lo "ius culturae", ovvero il diritto alla cittadinanza per i bambini che abbiano frequentato cinque anni di scuola in Italia; e la Camera ha dato il via libera alla legge sul suicidio assistito, e per richiederlo basterà il consenso del medico personale. Ora il testo arriverà in Senato, dove i numeri sono più risicati.

E non è finita qui: il 27 aprile dovrebbe tornare in Senato il ddl Zan, con lo stesso testo bocciato in Aula lo scorso 27 ottobre.

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