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"Modifiche, ma basta Repubblica delle banane". Pugno duro sui rave

Il primo ministro apre a miglioramenti della norma, ma precisa: "Non siamo più la Repubblica delle banane, è questo che gli italiani si aspettano""

"Modifiche, ma basta Repubblica delle banane". Pugno duro sui rave

"Non siamo più la Repubblica delle banane, è questo che gli italiani si aspettano": forte e chiaro il messaggio di Giorgia Meloni. Intervenuto in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, il premier ha sposato la linea di Piantedosi:"Se qualcuno ha idee per migliorare la norma sui rave party, il Parlamento esiste per questo. Siamo disponibili ad ascoltare, purchè le critiche non siano pretestuose". Apertura a correzioni e miglioramenti, ma attenzione: stop all'illegalità.

Meloni: "Bisogna rispettare la legge"

Un'analisi limpida quella di Giorgia Meloni, che ha rispedito al mittente le solite critiche strumentali arrivate dalla sinistra. "Ho sentito dire di tutto, che vogliamo vietare le manifestazioni. Non c'è nulla di più distante dalla mia storia, sono cose che non stanno nè in cielo nè in terra", la precisazione del primo ministro. L'obiettivo del governo è impedire che il rave si faccia illegamente, bisogna rispettare chi lavora regolarmente: "Lo Stato che fa finta di non vedere chi se ne infischia delle regole è finito". La storia di chi non vuole rispettare le norme dello Stato è finita, ha aggiunto Meloni:"Qualsiasi cosa tu voglia fare, tu devi rispettare le leggi".

Piantedosi apre a correzioni

Prima della conferenza stampa del premier Meloni, già il ministro dell'Interno Piantedosi aveva aperto a miglioramenti della norma."In sede parlamentare, appoggerò qualsiasi modifica al testo normativo indirizzata nel senso di meglio precisare, qualora lo si ritenga necessario, i confini della nuova fattispecie penale", l'analisi del titolare del Viminale a margine della riunione con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. L'ex prefetto capitolino ha aggiunto che"nella prospettiva di incidere efficacemente sul profilo della deterrenza, il punto nodale delle nuove misure è la confisca obbligatoria del materiale utilizzato per lo svolgimento dei rave party".

Anche da Piantedosi la conferma che le nuove disposizioni non andranno a inteaccare in alcun modo i diritti garantiti dalla Costituzione, come quello di manifestare.

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