Primo appuntamento europeo per Daniele Franco. Il ministro dell'Economia si è collegato in teleconferenza con i parigrado dell'area euro. Vertice dedicato al regolamento del Recovery fund, approvato in via definitiva la settimana scorsa e anche l'occasione per mettere il punto su cosa succederà dopo.Stati, in modo da dare margini di manovra ai governi per affrontare l'emergenza covid.
Il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni ieri ha spiegato che a inizio marzo la Commissione «indicherà una guidance», cioè delle linee guida sul «pacchetto di politica economica di primavera di quest'anno, che includerà indicazioni» sui parametri della clausola di sospensione. Tradotto, nell'anno in corso non si potrà più disporre liberamente di deficit e debito. Servono indicazioni europee così i governi «potranno iniziare subito a preparare i propri bilanci per il 2022».
La Commissione ha poi dato ai ministri economici un parere sugli aiuti alle imprese. «Per evitare un forte aumento delle insolvenze», bisognerà «in primo luogo, passare gradualmente da un approccio globale ad azioni di sostegno più mirate che distinguano tra le imprese non sostenibili e quelle in salute che necessitano di sostegno».
In altre parole, aiuti selettivi. Linea guida non dissimile da quella indicata dal premier Mario Draghi prima di Palazzo Chigi (il rischio di imprese zombie). Ma anche uno spartiacque che può rivelarsi impegnativo, soprattutto per l'Italia. Gentiloni ha confermato che i primi fondi del Recovery arriveranno prima dell'estate. E ha di nuovo espresso apprezzamento per il nuovo governo italiano, assicurando che Bruxelles lavorerà «mano nella mano» con Roma per le riforme che accompagnano il Recovery: «Burocrazia nella Pubblica Amministrazione, i tempi della giustizia civile, le regole della concorrenza».
Apprezzamento per il governo anche da Moody's. In un report l'agenzia di rating sostiene che il nuovo governo guidato da Mario Draghi in Italia offre «migliorate prospettive per un uso efficace dei fondi europei» del Recovery, ma «dovrà affrontare sfide a lungo termine».
Nel primo giorno di mercati aperti da quando l'esecutivo Draghi ha giurato, Piazza Affari ha
chiuso a +0,83 per cento. Lo spread ha terminato a 90 punti base. Durante la giornata è sceso fino a 89 punti e secondo gli analisti la tendenza alla riduzione del differenziale tra Btp e Bund tedeschi potrebbe continuare.
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