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Ponte Stretto, Berlusconi: "Presto via ai lavori"

Il premier: "Entro dicembre-gennaio partiranno i lavori. L'eredità del debito pubblico non deve impedirci di stimolare investimenti verso ciò che è più urgente". Il Pd: "Prima mettiamo in sicurezza il suolo". Malpensa e Fiumicino: 5 miliardi per il rilancio

Ponte Stretto, Berlusconi: "Presto via ai lavori"

Roma - Il ponte sullo Stretto di Messina non solo fa parte del programma di governo ma rientra tra le priorità di Palazzo Chigi. Non sono ammessi tentennamenti. Neanche per motivi finanziari. Berlusconi lo sa bene: la pesante eredità del debito pubblico non deve impedire la realizzazione delle grandi opere indispensabili. E il ponte rientra tra queste. "A dicembre, massimo gennaio, cominceremo un’altra infrastruttura, il ponte sullo Stretto". Lo ha detto il presidente del Consiglio nel suo intervento al convegno di Villa Madama con i vertici di Adr e Sea sullo sviluppo del sistema aeroportuale di Roma e Milano.  L’obiettivo - ricorda il premier -  è quello di "superare il gap infrastrutturale, della logistica e della mobilità" che affligge il Paese e che rappresenta una vera propria "strettoia" che ha finora "impedito di sfruttare appieno le ricchezze" dell’Italia.  

Debito non freni infrastrutture Dobbiamo "fare i conti" con il debito pubblico che abbiamo "ereditato - ha ricordato il premier -  ma questa eredità non deve impedirci di innovare e di rimuovere e gli ostacoli" che si frappongono alla realizzazione di infrastrutture "e non deve impedirci di stimolare investimenti pubblici e privati verso ciò che è più urgente".

Ritardo colpevole "Il ritardo sulle opere infrastrutturali del nostro Paese è veramente colpevole", ammette Berlusconi. "Siamo sotto il 50% delle dotazioni nel settore rispetto alla Germania, alla Francia e alla Spagna. I nostri impiegati nel settore della logistica sono quasi 500mila a fronte dei 2 milioni e mezzo della Germania". Il premier ha ricordato inoltre la promessa di "intervenire sulle procedure che rallentano l’esecuzione dei progetti, pensiamo di ridurre ad un terzo rispetto a quelli attuali i tempi necessari" per le procedure necessarie al rilascio delle pratiche burocratiche.

Il primo cantiere Sarà aperto tra dicembre e gennaio a Cannitello, vicino a Villa San Giovanni, il primo cantiere per il ponte sullo Stretto. Servirà per spostare una linea ferroviaria. L’opera, propedeutica per il grande cantiere del ponte vero e proprio, costerà 30 milioni di euro già a disposizione della società Stretto di Messina. "Ora siamo ripartiti", ha detto Pietro Ciucci, ad della società Stretto di Messina spa e presidente dell’Anas. L’opera nel suo complesso è un progetto da 6 miliardi di euro, "un terzo dei quali per opere a terra che si possono anticipare mentre va avanti la progettazione dell’opera principale", ha spiegato l’ad della società che Anas controlla con l’81,8% e in cui partecipano Rete Ferroviaria Italiana con il 13%, e le Regioni Calabria e Sicilia con il 2,6% ciascuno. 

Le critiche del Pd "Siamo costernati di dover ricordare al premier che l’emergenza alluvione a Messina non è ancora finita, e che non siamo stati noi ma il sottosegretario Bertolaso a sottolineare come la priorità per la Sicilia e per il Mezzogiorno sia la messa in sicurezza del territorio, non il Ponte di Messina".

Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.

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