Roma - "Il rispetto del pluralismo e della completezza del servizio
pubblico il più rigorosamente possibile" è un dovere dei direttori delle testate giornalistiche. Lo ha detto il Cda della
Rai, riunito oggi, dando mandato al direttore generale Mauro Masi
perchè ribadisca a tutti i direttori dei telegiornali di viale Mazzini l’esigenza di questo
rispetto. Anzi, il Cda ha ricordato che questo "fa parte dei loro
doveri (quello dei direttori, ndr) nei confronti dell’azienda".
Polemica col direttore del Tg1 Lo
spunto per questa presa di posizione è stato così rappresentato
dalla vicenda del Tg1, ovvero le critiche venute dal consigliere Nino
Rizzo Nervo nei confronti del direttore Augusto Minzolini per come
la testata della rete ammiraglia Rai ha trattato in questi giorni, dal
punto di vista giornalistico, l’inchiesta della procura di Bari. Dopo la
presa di posizione di Rizzo Nervo, domenica sera, sono scaturite
numerose polemiche e repliche e controrepliche nel mondo politico
tra maggioranza e minoranza.
Lunedì Minzolini da Garimberti Nel frattempo il presidente della Rai,
Paolo Garimberti, lunedì aveva convocato Minzolini ribadendogli
l’esigenza della completezza dell’informazione. In ambienti di Viale
Mazzini si sottolinea che la posizione del Cda oggi in buona
sostanza rimarca quell’intervento di Garimberti e quindi è in linea
con lo stesso, dandogli di fatto ulteriore valenza.
Zavoli: "Dopo nomine audizione testate" Il presidente della Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, sollecita il consiglio di amministrazione della Rai a completare "tempestivamente l’affidamento degli incarichi scoperti in ogni ambito, intanto, dell’informazione" e spiega che in ufficio di presidenza è stato deciso, "non appena completato il quadro delle nomine", di avviare "una serie di confronti con tutte le testate, a cominciare dal Tg1".
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