Cronaca locale

Quelle buche assassine su Corso Francia: la procura apre un fascicolo

Mancava la segnaletiuca sul tratto di strada di Corso Francia dove ha perso la vita un giovane centauro di 19 anni. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale

Quelle buche assassine su Corso Francia: la procura apre un fascicolo

Leonardo Lamma, il 19enne che ha perso il controllo della sua moto Enduro Kmt 125 e si è schiantato lo scorso giovedì 7 aprile in Corso Francia, sarebbe morto a causa di una riparazione del manto stradale, non opportunatamente segnalata, che avrebbe fatto da trampolino al veicolo. Solo due giorni prima una donna, residente in provincia, aveva contattato i vigili per segnalare una piccola voragine sul lato opposto di quello in cui ha perso la vita il giovane centauro, aspirante medico radiologo. La signora ha raccontato a Repubblica di aver preso quella buca non segnalata il martedì e di aver rotto le ruote andando praticamente a distruggere la vettura, che si trova ancora dal meccanico. Immediatamente arrivò la polizia locale che fece il verbale e “il vigile mi diede ragione, era un cratere, ha affermato.

Nessuna segnalazione

Né lei né il figlio, che spesso percorre quel tratto di strada, hanno visto cartelli segnalare quella buca e neppure il rattoppo dell’altra sul lato opposto. Nella nottata di giovedì una colata di cemento ha coperto il manto stradale, e con lui il rattoppo a destra e la buca a sinistra. I vigili hanno avviato una indagine sulla morte del 19enne. Su chi dovesse però apporre la segnaletica sulla strada c’è il mistero più totale. La polizia municipale ha fatto sapere che non è compito suo mettere la segnaletica, ma che tocca ad altri organi competenti, come il municipio e il dipartimento Simu, Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana. Il Comune ha subito riferito che“il regolamento scavi non prevede dopo il rattoppo l'installazione di una segnaletica”. A questo punto poteva essere magari compito di Acea, che aveva l’incarico di chiudere la voragine nata lo scorso 27 marzo a causa della rottura di una fognatura. Ma sono ancora in corso valutazioni tecniche e tutti gli aspetti di quanto avvenuto sono al vaglio degli investigatori.

Aperto un fascicolo

Su Facebook sono però in tanti a ricordare quel dosso costato la vita a Leonardo. Un utente ha scritto:“Ci sono passato con la moto tra l'altro. Ho pensato ai soliti lavori fatti male a cui siamo purtroppo abituati”. E un altro ha ammesso che aveva le sembianze di una rampa di lancio. Anche i commercianti avevano segnalato il fatto. Uno di questi aveva perfino scattato delle foto per denunciare in che stato si trovava la strada. Adesso c’è un fascicolo aperto per omicidio stradale. Il legale Antonio De Fazi, che con il collega Massimiliano Capuzzi difende la famiglia della vittima, ha detto di confidare molto nell'inchiesta del pubblico ministero. Nella giornata di oggi gli avvocati chiederanno alla procura il nulla osta per dare la possibilità alla famiglia del 19enne di poter celebrare il funerale. La difesa ha anche nominato due consulenti, Francesco De Gennaro e Fabrizio Ceramponi, per i quali la causa del tragico incidente costato la vita a Leonardo è stato proprio quel rattoppo. Dopo un primo sopralluogo ce ne sarà un altro con l’aiuto di un drone.

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